Il Brunello di Montalcino si piazza al terzo posto della “Top 100 Wines of 2020” di Wine Spectator. Ad aggiudicarsi il riconoscimento è il Brunello di Montalcino Le Lucére 2015 della cantina San Filippo di Roberto Giannelli. «Un grande riconoscimento personale e per Montalcino, per tutte le persone che lavorano per San Filippo e per il territorio che ci ha permesso di fare un grande vino e di raggiungere questo risultato. Che è frutto di un percorso di grandi sacrifici e grande passione, che in un anno così è ancora più significativo, perchè le cose non sempre vanno a buon fine, ma questa volta è successo», commenta, a WineNews, Roberto Giannelli.
«È la conferma, l’ennesima, del valore del territorio di Montalcino e delle sue tante espressioni imprenditoriali. Ed anche dell’annata 2015, a cui aggiungerei anche la 2016, viste le altre valutazioni e commenti dei grandi critici internazionali arrivati in questi giorni», ha commentato il presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci.
Con un classifica che, almeno in queste prime 9 posizioni rivelati (domani la n. 1, lunedì 14 dicembre la “Top 100” completa), conferma le attese dell’Italia del vino, che puntava forte sia sull’annata 2015 del Brunello, salita dunque sul podio, che sulla 2016 del Barolo, al n. 7 con quello di Massolino.
Con una preferenza, quella per Brunello di Montalcino e Barolo, che si riflette nelle preferenze degli americani, come raccontato da un sondaggio della stessa Wine Spectator nel 2019, con la peculiarità che la massima espressione enoica delle Langhe è molto popolare tra gli “under 30”, la più prestigiosa espressione del Sangiovese è amata e consumata soprattutto tra gli “over 50”.
Con Wine Spectator che, oggi, ha svelato anche la posizione n. 4, del Cabernet Sauvignon Mount Veeder 2016 di Macayamas, e la n. 2, occupata dal Pinot Noir Sonoma Coast UV Vineyard 2018 di Aubert, entrambi dalla California.