Monopattini, ragazzo di 18 anni cade: gravissime lesioni al viso

Monopattini, ragazzo di 18 anni cade: gravissime lesioni al viso
Monopattini, ragazzo di 18 anni cade: gravissime lesioni al viso
di Alessandra Di Filippo
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Martedì 11 Agosto 2020, 08:29
Ancora incidenti sui monopattini, diventati in poche settimane da mezzo di trasporto green per la mobilità a Pescara a una moda o una mania soprattutto per i ragazzini. E, la notte fra sabato e domenica, a finire in ospedale è stato proprio un giovanissimo, un 18enne, attualmente ricoverato con una prognosi di 30 giorni nel reparto di Chirurgia Maxillo Facciale.

Per cause ancora da accertare, è caduto da solo, riportando traumi al viso. Stando a quanto riferito dai familiari, l'incidente sarebbe accaduto mentre era su uno dei 500 monopattini messi a disposizione dall'amministrazione comunale. Ora, all'orizzonte, potrebbe palesarsi una richiesta risarcitoria. Ma a chi? «I monopatttini – chiarisce l'assessore alla Mobilità Luigi Albore Mascia – non sono del Comune di Pescara, per i quali fra l'altro non ha speso neppure un euro. Il Comune, nell'aprile, attraverso un'apposita delibera ha dato il via libera alla sperimentazione della micromobilità elettrica. Sperimentazione che prevede delle regole ben precise, a cominciare dal fatto che per poterli utilizzare bisogna avere 14 anni, oltre ad equiparare in tutto e per tutto i monopattini ai velocipedi. Pertanto, i diritti e gli obblighi sono gli stessi di chi va in bici».

«Così come indicato nella delibera - prosegue Albore Mascia - è stato effettuato un avviso pubblico per l'affidamento dei servizi di noleggio dei dispositivi. A seguito dell'avviso, oggi a gestire questo tipo di servizio come noto è la Helbiz, la stessa società che lo fornisce anche in grandi città come Milano, Roma, Bari, Torino, ma anche in Spagna e in Francia, a Parigi da tanti anni ormai. Quello che stiamo offrendo alla città – tiene ad evidenziare Albore Mascia – è un a grande opportunità sotto tanti punti di vista. La questione di fondo – osserva - è che il monopattino non deve essere trattato e considerato come un gioco o un divertimento; il monopattino è un mezzo di spostamento alternativo. Lancio a tal proposito un appello ai genitori dei più giovani, affinché insegnino loro a rispettare le regole. Sarebbe una grande sconfitta se l’ineducazione e l’inciviltà di pochi compromettessero un bel risultato di tanti. In poco tempo siamo riusciti a scardinare la resistenza maggiore: la cultura che non considerava la mobilità sostenibile».
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