“Immuni”, ecco perché per testare la app è stato scelto l'Abruzzo

“Immuni”, ecco perché per testare la app è stato scelto l'Abruzzo
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Mercoledì 27 Maggio 2020, 08:47 - Ultimo aggiornamento: 09:44
Una regione di dimensioni contenute, con al suo interno una certa varietà nel contagio, almeno per quanto riguarda le diverse aree geografiche. E’ per questo che l’ Abruzzo, insieme e Liguria e Puglia, è stata scelta tra le regioni per la sperimentazione dell’app “Immuni”, quella che dovrà permettere il tracciamento precoce dei possibili nuovi contagi da coronavirus. L’app sarà disponibile in Abruzzo nella prima decade di giugno, come ha fatto sapere il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri: «Si tratta di un tracing importantissimo che quando sarà attivo darà importanti informazioni su tracciamento e diffusione della malattia. L'app immuni rientra in una riorganizzazione della medicina territoriale e della medicina preventiva».

L’ Abruzzo è stato selezionato perché più “gestibile” per le sue dimensioni e soprattutto perché l’App potrà essere testata su due aree molto differenti: quella che ha avuto una diffusione del contagio più marcata, il Pescarese e le aree interne che invece sono state quasi risparmiate. 
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