Sospetto coronavirus, bimbo cinese ricoverato in isolamento all'Aquila: esami allo Spallanzani

Sospetto coronavirus, bimbo cinese ricoverato in isolamento all'Aquila: esami allo Spallanzani
di Stefano Dascoli
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Venerdì 31 Gennaio 2020, 22:15 - Ultimo aggiornamento: 22:29
L'AQUILA - Un bambino, di origini cinesi, di 4 anni e mezzo, è stato ricoverato nel reparto di Malattie infettive del San Salvatore, in isolamento, con febbre alta. E’ stata attivata la procedura prevista in caso di sospetto coronavirus. A quanto pare il piccolo ha accusato i sintomi influenzali qualche giorno dopo il ritorno di un suo parente, probabilmente il nonno, ma la notizia è da confermare, da un viaggio In Cina.

Ragione, questa, che ha indotto i medici ad applicare tutte le precauzioni del caso. Per la diagnosi definitiva bisognerà attendere l’esito degli esami: l’influenza è già conclamata, ora l’Asl ha deciso, giustamente, di verificare la presenza o meno del coronavirus. Se ne sta occupando l’istituto Spallanzani di Roma, uno dei centri di riferimento per l’emergenza a livello nazionale. In regione, infatti, non sono ancora disponibili i kit per valutare con rapidità la presenza o meno del virus per il quale è stata decretata l’emergenza mondiale dall’Oms. Il laboratorio di riferimento, in questo senso, è quello di Pescara.

A quanto è stato possibile ricostruire il bambino è stato prima valutato nel reparto di Pediatria e poi trasferito in quello di Malattie Infettive diretto da Alessandro Grimaldi. Va anche detto che pur in un clima di generale prudenza, in serata é filtrato un cauto ottimismo sul fatto che potesse trattarsi di una sindrome influenzale non legata al coronavirus.

E’ ovvio, però, che sarà necessaria l’evidenza scientifica prima di poter dare una valutazione definitiva. Nel frattempo nel reparto sono state prese tutte le precauzioni imposte da una situazione di sospetto.

Tra l’altro l’Asl, opportunamente, come informa la direttrice sanitaria Simonetta Santini, si è dotata per tempo dei dispositivi di protezione personale necessari. Proprio in concomitanza con il caso sospetto, si è tenuta una riunione operativa, che era già stata programmata in precedenza, per mettere a punto le procedure. Nel corso della riunione sono state recepite le indicazioni del Ministero della Salute e della Regione Abruzzo, oltre alle conoscenze messe a punto in questi anni, anche in occasioni di precedenti allarmi, tra cui il contrasto a Ebola.

In particolare, è stata rafforzata la dotazione di medicinali e di dispositivi per la protezione di medici ed operatori: inoltre, sono stati preparati percorsi qualora ci fosse il contagio. Intanto, dopo il Consiglio dei ministri di ieri, all'Aquila nelle sede della Giunta regionale, il presidente Marco Marsilio e gli assessori si sono confrontati con il direttore della protezione civile nazionale Borrelli collegato in video. «Abbiamo perfezionato una strategia già organizzata otto giorni fa, la riunione l'avevamo programmata nei giorni scorsi – ha spiegato il direttore sanitario della Asl, Simonetta Santini, - ci siamo confrontati sulle problematiche per la gestione di questa emergenza qualora si presentasse, siamo pronti ma non ci deve essere allarme. Avevamo programmato da tempo ogni intervento per non farci trovare impreparati». All'incontro hanno partecipato tra gli altri i responsabili dei reperti Pronto soccorso, 118, malattie infettive, rianimazione, dei Dipartimenti di emergenza e accettazione e della prevenzione, oltre che dei disterei sanitari sul territorio. 
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