Il virus in Abruzzo, mappa comune per comune: Pescara la più colpita, risparmiate le aree interne

Il virus in Abruzzo, mappa comune per comune: Pescara la più colpita, risparmiate le aree interne
Il virus in Abruzzo, mappa comune per comune: Pescara la più colpita, risparmiate le aree interne
di Stefano Dascoli
4 Minuti di Lettura
Giovedì 7 Maggio 2020, 23:38 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 07:52

Ci sono due Abruzzi, per tornare alla dicitura del 1963, all'epoca della "scissione" dal Molise. A dividerli è stato l'impatto dell'epidemia da coronavirus che ha colpito duramente la fascia costiera e in particolare il Pescarese - l'area più contagiata del Centro-Sud Italia - e molto meno le aree interne, l'Appennino, la zona dei parchi.

LEGGI ANCHE L'ultimo bollettino: 25 casi e sette morti, allarme a Pescara



Una differenza quasi abissale: su 3.072 casi totali, 1.421 arrivano dall'Asl di Pescara, 767 dalla limitrofa Asl di Chieti, 641 da quella teramana e solo 243 da quella dell'Aquila. Peraltro l'andamento degli ultimi giorni, sebbene disegni una curva in calo, è assai emblematico: i nuovi casi (ieri 25, l'altro ieri 22) vengono scovati quasi solo esclusivamente nell'area metropolitana di Pescara.

Un "fattore" che ha fatto saltare anche la previsione formulata il 20 aprile scorso dall'Osservatorio nazionale sulla salute dell'Università cattolica, quella dei "casi zero" in Abruzzo per il 7 maggio.

Invece, come ha detto ieri il capo della task force regionale, Alberto Albani, a causa dei contagi pescaresi, quasi tutti sviluppati in ambito familiare o da focolai accesi nelle case di riposo per anziani, la regione ne avrà ancora per un po': solo il 18, a due settimane dall'inizio della "fase 2", tempo massimo di incubazione del virus, si potrà avere qualche elemento di valutazione in più.

LEGGI ANCHE Coronavirus, anche L'Aquila avrà il super laboratorio

La Regione non fornisce un dato aggiornato giornaliero dei comuni più colpiti. L'ultima mappa utile, quella che risale allo scorso 1 maggio, è comunque molto fedele perché in sostanza da quel giorno in poi si sono verificati casi solo nel Pescarese. Il capoluogo adriatico ha superato, nei confini cittadini, i 500 casi (erano 489 il 1 maggio, se ne sono aggiunti una trentina).

A Montesilvano, comune attiguo di 60 mila abitanti, i contagi sono 221. Scendendo sulla costa, a Francavilla se ne sono registrati 63. L'altro comune "rosso" è Città Sant'Angelo, con 100 contagiati. Fa parte dello stesso agglomerato anche Spoltore, con 57 casi accertati. Nella vicina Loreto Aprutino si è arrivati a 43. A Penne, altro epicentro del contagio, si è superata quota 120.  A Cepagatti ce ne sono stati 25, a Civitella Casanova 38. A Elice, patria dell'arrosticino, 34. 

Le cose sono andate leggermente meglio proprio nel Teatino. Nel capoluogo, Chieti, si sono registrati 130 casi. Completa il quadro della zona più critica lungo il mare, Ortona, con 70 positivi. A Lanciano 72, sul litorale, a Vasto, 35 e a San Salvo 18. Ad Atessa ce ne sono stati 43. Non è stata risparmiata neanche la stupenda "Costa dei trabocchi". A Fossacesia ci sono stati 14 casi, a San Vito Chietino 4, a Rocca San Giovanni 16. 

L'altro caso "anomalo" dell'epidemia abruzzese, tanto da aver richiesto l'istituzione di "zone rosse", con maggiori restrizioni rispetto a quelle sancite a livello nazionale, arriva dal Teramano. A Castiglione Messer Raimondo 83 casi su duemila abitanti, compreso il giovane sindaco Vincenzo D'Ercole. A Civitella Casanova altri 38. A Castilenti, 1.300 anime, ben 43 casi. Quasi tutti anziani e, purtroppo, tante vittime.  Nel capoluogo, Teramo, i casi sono stati 110, molti dei quali originati dall'attività ospedaliera del "Mazzini".

Spostandosi sulla costa teramana, non ci sono state grandi criticità: appena 7 contagi ad Alba Adriatica, a Pineto 54 (comune più colpito), a Roseto 20, a Giulianova 22, a Tortoreto solo 4, a Colonnella 4, a Corropoli 3, a Nereto 4, a Martinsicuro 8. Ad Atri, in collina, ben 70. A Silvi, tecnicamente provincia di Pescara, 23.

Nelle aree interne, come detto, la situazione è stata di tutt'altro tenore. Nel capoluogo di regione, L'Aquila, appena 34 casi e una curva che si è arrestata praticamente da quasi un mese. Qualche contagio in più nella Marsica: 47 ad Avezzano, 3 a Balsorano, 3 a Gioia dei Marsi, a Magliano dei Marsi 7, a San Benedetto dei Marsi, a Scurcola 3, a Tagliacozzo 2, a Pescina 4, a Celano 5.

Tra i Comuni Covid-Free c'è Carsoli, cerniera tra le province di L'Aquila e Roma, e soprattutto ci sono ben 150 paesi e borghi, tutti delle aree interne. 

Infine la Valle Peligna. Sulmona ha pagato il caso della clinica San Raffaele che ha provocato gran parte dei 49 casi cittadini. A Pratola Peligna altri 5, solo 3 a Introdacqua. A Pescasseroli, in piena zona Parco, solo 3 contagi. Sei, invece, a Roccaraso, famosa per le piste da sci. Dieci, infine, a Castel di Sangro.

 
 

 
 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA