Coronavirus, primo caso nel supercarcere di Sulmona

Coronavirus, primo caso nel supercarcere di Sulmona
Coronavirus, primo caso nel supercarcere di Sulmona
di Patrizio Iavarone
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Giovedì 2 Aprile 2020, 10:41 - Ultimo aggiornamento: 10:44

Un altro fronte preoccupante nella battaglia al Coronavirus arriva dal super carcere di via Lamaccio, a Sulmona. Ieri mattina, infatti, un agente di polizia penitenziaria è stato trasferito nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Avezzano con evidenti sintomi da Covid 19. L’uomo, che da giorni era febbricitante, è stato sottoposto ad una Tac che ha riscontrato una polmonite bilaterale.
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Sarà però il tampone che è stato eseguito, e il cui risultato è atteso nelle prossime ore, a sentenziare se si tratta di Coronavirus. Nel frattempo il direttore del carcere, Sergio Romice, ha provveduto a mettere in isolamento sanitario volontario domiciliare ventidue persone, ovvero i colleghi agenti che sono stati a contatto con lui. L’agente in realtà era in malattia dal 21 marzo scorso, per cui gran parte della quarantena è passata senza che risultino al momento possibili contagi sintomatici.
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La preoccupazione è però ovviamente alta, essendo la situazione nei carceri italiani già incandescente. Fortunatamente l’agente trasferito ad Avezzano non lavora dietro le sbarre, ma nel nucleo traduzioni e piantonamenti, quindi non a diretto contatto con i detenuti. Ma la virulenza del Covid 19 è nota e il timore di una diffusione del virus nel carcere lascia con il fiato sospeso a Sulmona, dove si trovano quasi cinquecento detenuti di alta sicurezza.
 

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