Abusata a 13 anni dal vicino, la salva l'amore per una coetanea: l'uomo condannato a 11 anni

La ragazzina si rifugiava spesso dal vicino di casa per fumare di nascosto dai genitori

L'amore gay la salva dagli stupri del vicino, condannato a 11 anni di reclusione
L'amore gay la salva dagli stupri del vicino, condannato a 11 anni di reclusione
di Marcello Ianni
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Mercoledì 6 Ottobre 2021, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 08:38

Non immaginava che quel rifugiarsi nell’abitazione del vicino di casa a soli 13 anni per fumare di nascosto dai genitori si sarebbe trasformato in pochi giorni in un vortice di abusi sessuali e ricatti durato circa 5 anni. Tanti i capi di imputazione contestati a M.A. di 54 anni, disoccupato dell’Aquila, assistito dall’avvocato Roberto Tinari: violenza sessuale, estorsione, stalking e, dulcis in fundo, detenzione di materiale pedopornografico per i quali ieri è stato condannato alla pena di 11 anni di reclusione e al pagamento di una multa quantificata in 27 mila e 500 euro.

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Abusata a 13 anni dal vicino, la salva l'amore per una coetanea

Secondo quanto accertato dai carabinieri la triste vicenda sarebbe nata dall’ingenuità della minore (assistita dall’avvocato Simona Giannangeli) che si sarebbe rifugiata a casa di M.A., suo vicino di casa, per fumare lontano dai genitori.

Lusinghe e regali di pacchetti di sigarette che già a distanza di due giorni sarebbero stati sostituiti con la richiesta di prestazioni sessuali, pagate 20 euro.

Come si è salvata

L’amore però, quello vero, ha portato la giovane, nel frattempo diventata maggiorenne, ad innamorarsi di una sua coetanea e ad allacciare con lei una relazione sentimentale. Una chiusura di ogni rapporto con il vicino di casa che si è rivelata per lei un incubo: raggiunta dall’imputato più volte al giorno sul luogo di lavoro e costretta a subire minacce, e intimidazioni, che i video realizzati con lei sarebbero stati mostrati alla compagna e che non avrebbe esitato anche a picchiarla. La parte offesa sarebbe stata dunque costretta ad accontentare le voglie dell’indagato per quattro pomeriggi la settimana. Una situazione grave, insostenibile, che l’ha portata appunto a rivolgersi ai carabinieri che hanno anche rinvenuto nel corso delle indagini preliminari sul cellulare dell’uomo, nullafacente, le immagini ed i filmini a carattere pedopornografico che lo ritraggono durante i rapporti sessuali con la minorenne. 

 

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