Papa Francesco rimane senza albero di Natale, per ora. Perché i Comuni che volevano donarglielo si sono azzuffati: «L'abete è il mio, no è il mio». E, alla fine, sono arrivate le guardie forestali che hanno bloccato il taglio della pianta: «Qui è zona protetta, non si tocca nulla».
LE AUTORIZZAZIONI
La vicenda dell'albero, che arriva da un bosco fra Agnone, in Molise, e Rosello, Comune della provincia di Chieti che intende donare l'esemplare al Papa, al momento è in stand-by (anche se il sindaco di Rosello, Alessio Monaco, già pensa al modo per inviarne un altro) dopo che ieri sono stati fermati i mezzi arrivati nell'abetaia di Monte Castel Barone, tra le province di Isernia e Chieti. Il colonnello dei carabinieri forestali Gianluca Grossi, comandante provinciale di Isernia, ha reso noto che le amministrazioni comunali di Rosello e Agnone hanno chiesto la sospensione delle operazioni di taglio in attesa delle autorizzazioni da parte della Regione Molise, poiché l'abete bianco è una specie sottoposta ai vincoli della direttiva Habitat Cee ed è in area Sic (sito di interesse comunitario).
«La Regione Molise è stata interpellata all'ultimo momento, cioè lunedì mattina, su una questione per la quale il Comune di Agnone e la Comunità montana si erano messi a disposizione del comune di Rosello, visto che l'albero che deve essere donato a Sua Sanità spetta all'Abruzzo». Così l'assessore regionale alle politiche agricole e forestali del Molise, Nicola Cavaliere: «È stata allertata la struttura tecnica dell'Assessorato - prosegue - che fa presente che in quel territorio ci sono vincoli paesaggistici e legati alla zona Sic. La procedura per la valutazione di solito dura circa un mese».
L'albero di Natale più brutto d'Europa è in un paese britannico: acceso solo fino a metà
LA LETTERA DEL NATURALISTA
A papa Francesco arrivò già una lettera per chiedere di salvare la vita a un albero secolare.
IL PRECEDENTE DI CASTELLI
L'Abruzzo aveva già dato un dispiacere al Vaticano l'anno scorso. Allora il Comune di Castelli (Teramo) aveva donato delle statue per il presepio di Piazza San Pietro. Statue artistiche, forgiate dai mastri ceramisti del paese, famosi in tutto il mondo. Ma lo stile futurista dei personaggi li ha fatti assomigliare agli alieni. «Guarda mamma, ci sono gli extraterrestri», aveva strillato più di un bambino. Un giorno di polemiche, poi era finita lì.
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