I carabinieri della compagnia di Lecce hanno arrestato - eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Lecce - tre persone: Giuseppe...
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L'indagini "Last hole", avviata lo scorso gennaio dalla Procura, ha consentito di identificare gli autori seriali di alcune rapine consumate e tentate a mano armata messe a segno con la tecnica del buco.
I malviventi individuavano un'abitazione attigua a un ufficio postale o a una banca, facevano un foro per entrarvi e mettevano a segno il colpo all'apertura della filiale, non appena entrava il direttore.
Grazie all'ausilio delle telecamere, i carabinieri hanno individuato le due auto utilizzate, una per il sopralluogo e l'altra per il colpo. Miccoli, tutte le mattine, partiva da Brindisi e batteva tutti i comuni salentini per selezionare uffici postali o banche adiacenti a giardini, villette o edifici che consentissero poi di realizzare il buco per accedere a quegli edifici.
La stessa tattica che avrebbero voluto usare per Lizzanello e Ruffano, quando però i colpi sono sfumati. Nel primo caso, perché scoprono che nella banca mancava liquidità. A Ruffano, invece, perché dopo aver forato il muro i rapinatori si sono trovati davanti a una lastra di acciaio che ne ha bloccato il passaggio.
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Quotidiano Di Puglia