In chiaro scuro gli indicatori epidemici in Umbria. A fronte di una progressiva riduzione dei nuovi casi, prosegue la risalita di ricoveri e morti. ...
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In chiaro scuro gli indicatori epidemici in Umbria. A fronte di una progressiva riduzione dei nuovi casi, prosegue la risalita di ricoveri e morti.
Nell’ultimo bollettino, segnalati 4 decessi, 23 nell’ultima settimana, raddoppiati rispetto alla precedente. Prosegue da tre settimane invece la crescita dei pazienti ordinari, con altri 5 ingressi in area medica dove ora si contano 229 assistiti, col tasso di occupazione salito al 35%. Continua a crescere la quota di degenti trovati positivi dopo un ricovero per motivi non Covid, ieri saliti a 35, mentre in tre casi sono gestanti o neonati. Nell’ultima giornata, registrato anche un ingresso in terapia intensiva dove ieri mattina risultavano 4 degenti critici con la saturazione risalita al 3,1%. Quanto ai contagi, tra mercoledì e giovedì mattina 1.517 nuovi casi scoperti su 10.062 tamponi, 15 su 100 risultati quindi positivi. Indicatore che si sta abbassando, come dimostra la media mobile settimanale scesa al 16% dopo che a metà mese aveva sfiorato il 20%. In calo l’incidenza portatasi a 1.300 casi per 100mila abitanti, mentre la media mobile è ora pari a 1.607.
Trend confermato nel monitoraggio della Fondazione Gimbe: tra il 23 e il 29 marzo i nuovi casi sono scesi del 16%.
Quotidiano Di Puglia