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Il futuro della mobilità è nei droni, mezzi che saranno utilizzati per spostare persone, merci, ma anche, all’occorrenza, organi e medicinali a destinazione medica.
E non è un futuro lontano come si potrebbe immaginare. Parlare di evoluzione oggi significa affrontare sempre di più il tema del risparmio di tempo, ma anche un’altra variabile ambientale, cioè la sostenibilità. E per questo i nuovi sistemi di trasporto diventano sempre più centrali nell’economia nazionale e non solo. L’Advanced air mobility è in un momento di boom espansivo. Le stime rivolte al 2030, quindi ad un arco di tempo inferiore a un decennio, prevedono che il mercato internazionale sia in crescita con un tasso pari a circa il venti, venticinque per cento raggiungendo un valore stimato di circa 38-55 miliardi di euro al 2030 (secondo il rapporto PwC Strategy& 2021). Altro fattore che incide in maniera determinante è che i servizi offerti in questo settore puntano a migliorare l’accessibilità e la mobilità delle città, delle aree metropolitane e dei territori, la qualità dell’ambiente, della vita e della sicurezza dei cittadini.
LA FILIERA
Il Veneto è una delle principali regioni in Italia nella filiera dell’aerospazio, e qui il settore muove circa un miliardo e mezzo di fatturato e occupa più di 5mila addetti in 260 aziende. L’occasione per presentare il nuovo che avanza è stato lo “Space meetings Veneto”, promosso dalla Regione del Veneto e dalla Rete Innovativa Regionale AIR-Aerospace Innovation and Research, alla stazione Marittima gestita da Venezia Terminal Passeggeri.
L’INVESTIMENTO
L’aeroporto di Venezia ha investito 12,7 milioni di euro per rendere operativo il vertiporto entro il 2037. Anche se il nuovo scalo dovrebbe prendere il via già nel giro di quattro anni. Per ora il limite più grande con cui si scontra la ricerca scientifica riguarda tempo di volo e lunghezza del tragitto, motivi che stanno per ora facendo ipotizzare un futuro legato al “business”, o comunque per chi necessiti di spostarsi in piccole tratte ma con immediatezza, senza rischi di rimanere imbottigliati nel traffico. Non è un caso che siano allo studio progetti che mirino a collegare Padova, Treviso, Chioggia e alcune isole della laguna veneziana, realtà che così potrebbero beneficiare di collegamenti rapidi, abbattendo le attese, soprattutto in caso di emergenza. Tra gli aspetti positivi del progetto c’è il fatto che il trasporto via drone è sostenibile e punta alle “zero emissioni di CO2”.
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