Spotify, il popolare servizio di musica in streaming, ha bloccato gli account che avevano attivato un abbonamento pirata. E come da tradizione, nell'Italia che grida...
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Con un'azione che era stata annunciata poche ore prima, l'azienda, che si prepara alla quotazione a Wall Street, ha infatti deciso di "bannare" quei profili che avevano un abbonamento "crackato", cioè pirata, che dava accesso gratuitamente alla versione premium del software. In sostanza, invece di pagare i 9,90 euro mensili che danno diritto all'ascolto illimitato dei milioni di brani caricati sulla piattaforma senza publicità e con la possibilità di scaricarli direttamente sullo smartphone (esiste anche un profilo per gli studenti a 4,99 euro e uno per le famiglie a 14,99), molte persone preferivano fruire di quei contenuti illegalmente.
E così, specialmente per intere schiere di adolescenti, si è materializzato un vero e proprio dramma, ma sono altrettanti quelli che, pagando regolarmente l'abbonamento ogni mese, esultano perché, dicono, giustizia finalmente è stata fatta. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia