Apple fa mea culpa. Mentre aumenta il compenso di Tim Cook a 102 milioni di dollari, Cupertino in una lettera aperta ai suoi clienti si scusa per il rallentamento degli iPhone...
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Con le scuse ufficiali Apple si augura di poter voltare pagine e chiudere un 2017 stellare. L'anno fiscale 2017 si è chiuso con ricavi per 229,2 miliardi di dollari su un utile operativo di 61,3 miliardi, sopra i target fissati dalla società di 225,2 miliardi per le vendite e i 57,9 per gli utili. Il superamento degli obiettivi stabiliti dal consiglio di amministrazione consente ad Apple di aumentare il compenso del suo amministratore delegato. Tim Cook porta a casa per il 2017 un compenso da 102 milioni di dollari, il 74% in più rispetto all'anno scorso. Dopo il taglio del 2016 a causa di ricavi e utili sotto attese, l'amministratore delegato di Apple si vede così riconosciuti gli sforzi e i successi ottenuti, con Cupertino volata in Borsa e a un passo dal diventare la prima società a valere più di 1.000 miliardi di dollari. Compensi in aumento anche gli altri supermanger, fra i quali il chief financial officer Luca Maestri, che hanno ricevuto un assegno fra i 6 e i 24 milioni di dollari.
Nel 2016 Cupertino non aveva centrato gli obiettivi e i compensi dei manager erano stati tagliati, con Cook che aveva incassato il 15% in meno, a causa del rallentamento delle vendite dell'iPhone e della frenata di Apple in Cina. L'iPhone però è tornato quest'anno a brillare, confermandosi ancora una volta motore di crescita di Cupertino. E, insieme al boom della divisione servizi, Apple è tornata a volare sopra le attese allentando la pressione sui suoi vertici. Solo nelle ultime settimane sono emerse difficoltà che potrebbero farsi sentire nel 2018. Fra queste l'ammissione del rallentamento volontario degli iPhone più vecchi che ha scatenato un'ondata di azioni legali, almeno otto.
A questo si aggiungono i timori degli analisti per le vendite dell'iPhone X, che potrebbero risultare il 40% inferiori alle attese.
Quotidiano Di Puglia