Una sala del ministero intitolata a Paola Clemente, morta di lavoro nei campi

Una sala del ministero intitolata a Paola Clemente, morta di lavoro nei campi
ROMA - Si è svolta oggi al Ministero dell'Agricoltura la cerimonia di intitolazione della Sala Ministri a Paola Clemente, la bracciante agricola di san Giorgio Jonico,...

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ROMA - Si è svolta oggi al Ministero dell'Agricoltura la cerimonia di intitolazione della Sala Ministri a Paola Clemente, la bracciante agricola di san Giorgio Jonico, morta nei campi di Andria nell'estate del 2015 mentre era al lavoro per 27 euro al giorno.

All'incontro hanno preso parte il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, la Presidente della Camera Laura Boldrini e il marito di Paola Clemente Stefano Arcuri, oltre a rappresentanti del mondo agricolo, delle organizzazioni sindacali e delle forze dell'ordine. «Vogliamo che la Sala Paola Clemente non significhi solo memoria ma anche responsabilità per il futuro. Chiunque entrerà da ora in poi in questo spazio sarà accolto dalla frase «Perché l'impegno per la legalità e i diritti nel lavoro agricolo continui semprè. La battaglia contro lo sfruttamento e il lavoro nero chiama ognuno alla responsabilità», afferma Martina. «In queste prime settimane di applicazione della nostra legge sul caporalato, abbiamo visto alcuni segnali positivi, a partire dalla crescita dei contributi previdenziali agricoli e all'emersione del nero. Ora serve concentrare le forze per dare continuità al lavoro di squadra delle istituzioni per aumentare i controlli, migliorare l'accoglienza dei lavoratori stagionali, verificare il rispetto dei contratti di lavoro - sottolinea il ministro -. Allo stesso tempo dobbiamo essere al fianco delle migliaia di aziende agricole oneste, che oggi subiscono la concorrenza sleale di chi sfrutta. Serve affrontare con decisione il nodo dei rapporti di filiera e della remunerazione degli agricoltori, che troppo spesso ottengono meno dei costi produttivi che sostengono, a partire ad esempio dall'eliminazione di una pratica scorretta come le aste al doppio ribasso. Dobbiamo restituire dignità e diritti nel lavoro agricolo. Un importante contributo verrà dall'assegno di ricerca annuale alla memoria di Paola Clemente, che abbiamo istituito con il Crea per lo studio e il monitoraggio delle condizioni del lavoro agricolo in Italia. La Sala Paola Clemente ricorda a ognuno di noi le proprie responsabilità, la battaglia per la legalità deve continuare». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia