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L'ultimo saluto al piccolo Federico ha stretto attorno alla famiglia Musciacchio una intera comunità, unita nel dolore per un «angelo» volato via ad appena 3 anni. La chiesa del Carmine di Taranto era gremita nel giorno dei funerali di Federico (ieri, lunedì), così come il sagrato, dove decine di persone hanno atteso l'uscita del feretro bianco. C'erano anche palloncini dello stesso colore simbolo della purezza mentre un lungo applauso gli diceva «addio», e le lacrime solcavano il viso dei presenti.
Il parroco don Marco Gerardo, al momento dell'omelia, gli ha dedicato una lettera scritta proprio all'alba di oggi. Lo ha ringraziato per «l'amore che ci hai saputo donare, per l'insegnamento che ci hai dato». Poi le parole durissime contro chi «specula sulla salute» e le «case farmaceutiche che producono medicinali da 2 milioni di euro: farete i conti con la storia».
La drammatica storia
Federico era affetto da Sma di Tipo 1 che se non trattata determina la morte o la necessità di ventilazione permanente entro i due anni di età in oltre il 90% dei casi.
Il bambino tarantino affetto da atrofia muscolare di tipo1 aveva scatenato una gara di solidarietà per arrivare all’acquisto del farmaco salvavita più costoso del mondo: lo Zolgensma. C’era stato un momento di esplosione di felicità quando si era arrivati all’agognato farmaco ma purtroppo la speranza si è arenata. E una città intera ha pianto il piccolo Federico.
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