L'ex consigliere Turco condannato per diffamazione a mezzo stampa

Il gip ha disposto una multa per l’ex sindaco e altri sette imputati. Tutti sono accusati di diffamazione

L'ex consigliere Turco condannato per diffamazione a mezzo stampa
Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Taranto, Vilma Gilli, ha emesso un decreto penale di condanna nei confronti dell’ex consigliere regionale di...

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Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Taranto, Vilma Gilli, ha emesso un decreto penale di condanna nei confronti dell’ex consigliere regionale di Torricella, Giuseppe Turco e di altre sette persone, tra le quali sua moglie, ex assessori, un dirigente comunale e simpatizzanti della passata amministrazione torricellese.

Il reato contestato è quello della diffamazione a mezzo stampa (in un caso attraverso i social, in altri mediante esposti firmati), nei confronti del primario del pronto soccorso dell’ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria, Francesco Turco, ora sindaco di Torricella, promotore di querela. Gli otto imputati sono stati condannati a pagare ognuno una multa di seimila euro che non vanno riconosciuti alla presunta parte offesa ma a favore delle casse dello Stato.

I fatti

I fatti contestati risalgono al 2017 in occasione di un’intervista che il primario rilasciò ad un giornalista che seguiva il caso di un indigente ricoverato per le condizioni di abbandono in cui viveva nel comune di Torricella. Rispondendo alle domande del cronista che in seguito pubblicò il video servizio sulla sua pagina personale di Facebook, il medico inquadrò lo stato di salute dell’indigente chiamandolo con il solo nome di battesimo, senza indicare il suo cognome.

Questo intervento fu ritenuto deontologicamente e professionalmente scorretto dagli imputati, tutti legati politicamente all’allora consigliere regionale Turco, i quali avrebbero bersagliato il primario di rimproveri e di esposti indirizzati alla Asl per chiedere l’avvio di provvedimenti disciplinari nei confronti del primario. Medico che, nel frattempo, sentendosi diffamato e molestato, aveva a sua volta presentato querela.

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Quotidiano Di Puglia