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Sei mesi di reclusione (con pena sospesa) e pagamento dei danni subiti dalla parte civile per una dipendente della Banca Apulia della provincia di Taranto che era stata accusata di truffa. La sentenza di condanna è stata emessa questa mattina dal Tribunale di Taranto in composizione monocratica, giudice Clara Cirone.
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I fatti risalgono al 2013
La donna, una dipendente di una filiale della Banca Apulia, era accusata di truffa nei confronti di una correntista di Francavilla Fontana “perché in qualità di dipendente della Banca Apulia, con gli artifici e raggiri di seguito indicati, inducendo in errore” la correntista “circa la natura e la rischiosità della operazione finanziaria, le proponeva di investire i suoi risparmi - 4.087,00 euro - sottoscrivendo un titolo azionario, prodotto finanziario ad alto rischio e inadeguato al profilo di investitrice della cliente (casalinga, titolare di pensione di reversibilità con scolarizzazione minima).
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L’imputata è stata inoltre condannata a risarcire i danni subiti dalla parte civile e al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva pari al controvalore del capitale investito e al pagamento delle spese di costituzione di parte civile. La parte lesa è stata assistita dallo studio Open Avvocati di Francavilla Fontana con gli avvocati Domenico Attanasi per gli aspetti di carattere penale e Marina Della Corte per quelli di natura prettamente civilistica e bancaria.
Le motivazioni della sentenza di condanna saranno rese note tra 90 giorni.
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