Presenti sul lavoro, in realtà altrove. Sospesi

Il Tribunale di Taranto
Altri due esponenti della polizia provinciale, oggi sezione regionale di vigilanza, sono finiti nei guai: sono stati sospesi dal gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco, su...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Altri due esponenti della polizia provinciale, oggi sezione regionale di vigilanza, sono finiti nei guai: sono stati sospesi dal gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco, su richiesta del pm Maurizio Carbone.

Si tratta del tarantino Fabio Gentile di 33 anni, e di Pietro Marzolla di 52, originario di Crispiano. Sono entrambi indagati nello stesso procedimento che ha portato al provvedimento di arresti domiciliari per i sovrintendenti dell’ex polizia provinciale di Taranto, Antonio Marinelli, di 42 anni, nato a Taranto ma residente a San Giorgio Jonico e Antonio Carrieri, tarantino di nascita ma abitante a Carosino. Questi ultimi due sono accusati di aver ottenuto “regalie” da alcuni soggetti per garantire loro l’immunità ed evitare multe e procedimenti penali. Entrambi erano stati arrestati dal gip Patrizia Todisco con provvedimento di arresti domiciliari. A loro carico sono contestati i reati di induzione indebita a dare e promettere utilità e di truffa aggravata.
Nell’inchiesta, denominata «easy money», Fabio Gentile e Pietro Marzolla sono accusati di truffa aggravata per aver timbrato il cartellino di servizio, effettuando invece attività di svago e comunque private.
Nei giorni scorsi era stata chiesta la loro sospensione dalla pubblica accusa: e lunedì scorso erano stati interrogati dallo stesso giudice per le indagini preliminari, alla presenza dei legali avvocati Gianluca Mongelli e Ciro Trivisani, ma avevano fatto scena muta davanti al gip. I legali hanno preannunciato ricorso al tribunale dell’appello. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia