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Sotto sequestro i palangari dei pescatori di frodo che non di rado diventano trappole mortali per le tartarughe "caretta caretta", che popolano il mare di Taranto. L'operazione è stata messa a segno in mar Piccolo dai militari della Guardia Costiera jonica. Sotto chiave sono finiti quattro attrezzature allestite dai pirati della pesca senza alcuna autorizzazione. L’intervento della Guardia Costiera si inserisce nell’ambito della costante attività di controllo a tutela dell’ambiente marino ed in particolare del Mar Piccolo che, come dimostrato da studi e ricerche scientifiche, è caratterizzato da un raro ecosistema.
Gli attrezzi da pesca sequestrati, infatti, costituiscono un serio pericolo per la fauna presente in quella zona di mare, spesso popolata da specie marine protette come le tartarughe che, in questo modo, finiscono per rimanere intrappolate in tali attrezzi ed essere vittime della pesca indiscriminata ed illegale. E proprio la scorsa estate diversi esemplari sono rimasti incagliati in ami e reti e solo in pochi casi è stato possibile salvarli. Sotto chiave due palangari di 550 metri ciascuno dotati di cento ami, di un palangaro lungo un chilometro, armato con duecento ami, e di una rete da posta da sessanta metri.
Quotidiano Di Puglia