L’adesione c’è stata e oggi proseguirà la protesta dei lavoratori dell’indotto siderurgico. Proclamato da Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltrasporti...
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In particolare ad incrociare le braccia sono stati i dipendenti che operano le aziende “Ecologica” e “quadrato Divisione Industriale”. Le organizzazioni sindacali hanno deciso di proclamare l’astensione dal lavoro a fronte delle problematiche ancora irrisolte in materia di sicurezza sul lavoro.
I problemi sono già stati segnalati da tempo alla committente, cioè alla gestione del siderurgico. «Assenza di spogliatoi con docce nelle aree riservate a queste Imprese, come pure di refettori adeguati alle normative vigenti per il giusto ristoro degli addetti, compresa l’oggettiva assenza di volontà delle aziende di fornire ai propri dipendenti un pasto adeguato: sono gli obiettivi vertenziali alla base della protesta», affermano le organizzazioni sindacali.
Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltrasporti Uil - rispettivamente rappresentate da Mauro Palmatè, Antonio Arcadio e Carmelo Sasso - «insieme con i lavoratori» contestano «le logiche economiche connesse al massimo profitto aziendale ed improntate al massimo ribasso, peraltro imposto dalla committente cioè l’Ilva, considerando che tali logiche determinano pessime condizioni di lavoro, non per ultimo per effetto di sostanze dannose alla salute veicolate all’esterno dello stabilimento senza alcun tipo di precauzione e per l’insicurezza sociale che tutto ciò genera».«Questo è il primo gruppo di lavoratori che inizia a scioperare per chiedere rispetto e dignità dell’indotto Ilva - ha detto Antonio Arcadio, segretario generale Fisascat Cisl Puglia - per il sindacato è l’inizio di una lunga serie di iniziative di lotta».
Lo sciopero era stato convocato nei giorni scorsi per due giornate. Oggi quindi si andrà avanti, con le stesse modalità di ieri. «In assenza di riscontri concreti alle rivendicazioni sindacali, lo sciopero con le stesse modalità odierne proseguirà anche nella giornata di oggi», concludono le organizzazioni di categoria del settore servizi di Cgil, Cisl e Uil.
L’azienda Quadrato peraltro aveva rimarcato il suo stupore sulla scelta dello sciopero alla luce dell’incontro già svoltosi presso la sede di Confindustria Taranto, in data 12 aprile, per chiarite le questioni sollevate dalle organizzazioni sindacali. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia