La Asl di Taranto avvierà a breve le procedure per rafforzare l’organico sanitario e tecnico per una disponibilità finanziaria pari ad almeno dieci milioni di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Su come saranno distribuiti i dieci milioni di euro, è ancora presto per dirlo.
Il manager Rossi che non può non ritenersi soddisfatto di questa inaspettata boccata d’ossigeno, sentirà a breve i responsabili dei vari settori della sua azienda assieme ai quali traccerà un programma operativo individuando le priorità. Naturalmente la precedenza sarà data alle figure del ruolo sanitario, medici e infermieri, con uno sguardo anche verso il settore delle professioni cosiddette di nicchia come logopedisti ed educatori della sfera socio comportamentale.
Per sapere quanti medici e quanti infermieri - piuttosto che tecnici di radiologia ed altro - dovranno essere assunti, si dovrà ancora attendere la ricognizione già in atto negli uffici di Viale Virgilio a Taranto dove si stanno scaldando i motori alla ricerca di graduatorie ancora valide dove attingere i nuovi assunti, oppure crearne di nuove tramite concorso.
L’obiettivo, fa sapere il direttore generale, è quello di scongiurare la paralisi dell’organico durante l’imminente stagione estiva che l’anno scorso diede non pochi problemi all’utenza e allo stesso management della Asl costretto ad adottare l’impopolare misura della «chiusura per ferie» di alcuni reparti in tutti gli ospedali della provincia e della città capoluogo. In effetti si trattò di un accorpamento di servizi logisticamente attigui che permise al personale inaspettatamente messo a riposo, di godere delle ferie estive. I reparti colpiti da quella misura furono l’oculistica e l’otorino del Santissima Annunziata di Taranto, la cardiologia dell’altro presidio cittadino, il Moscati, la chirurgia e la medicina dell’ospedale San Marco di Grottaglie; a Castellaneta la medicina, a Martina Franca l’ostetricia e la nefrologia infine la nefrologia e pediatria a Manduria.
Fatte salve le criticità sorte successivamente, sarà l’organico di questi settori, probabilmente, ad essere maggiormente potenziato con le prossime assunzioni. Naturalmente il tutto dovrà essere modulato pensando al piano di riordino degli ospedali che secondo il programma della Regione Puglia respinto dal Ministero della Salute vedrà la chiusura futura di molti reparti e l'accorpamento di altri. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia