La Slp Cisl Taranto-Brindisi aderisce allo sciopero regionale, scattato già dall’altro ieri e che durerà fino all’8 luglio prossimo. La mobilitazione...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le organizzazioni sindacali contestano la carenza di personale applicato in ambito sportelleria, la modifica del carico di lavoro dei portalettere, la modifica del mod. 26 – progetto inesitate, la formazione degli operatori di sportello consegna inesitate, le ricadute sul personale applicato in ambito recapito-mobilità, la violazione della modifica degli orari di uscita dei portalettere, i disagi alla clientelas sempre legati allo stesso progetto.
La Slp Cisl territoriale ha tenuto un sit-in ieri pomeriggio, come ha segnalato Giuseppe Manfuso, segretario generale Slp Taranto Brindisi presso il palazzo della Filiale di Poste Italiane in viale Virgilio a Taranto. «Protestiamo contro una dirigenza sempre più arrogante, rappresentata a Taranto da yes man che per fare bella figura con i propri superiori accettano ogni sorta di decisione calata dall’alto, costringendoci a lavorare in condizioni pietose, con personale ridotto numericamente ai minimi termini che, in molti casi non riesce ancora a programmarsi le ferie del 2015», ha affermato il sindacalista
Solo una piccola percentuale di sportellisti, inoltre, prosegue Manfuso «può godere di postazioni ergonomiche, come previsto per il personale video terminalista e per di più, come ogni anno, con il sopraggiungere del caldo riemergono i problemi relativi agli impianti di condizionamento che risultano insufficienti in almeno l’80% degli uffici tarantini. Quanto alle relazioni industriali, consideriamo inaccettabile ed incomprensibile l’atteggiamento a dir poco arrogante dell’attuale dirigenza locale, stante l’elevatissimo tasso di sindacalizzazione».
La tutela della cittadinanza, conclude Manfuso «è anch’essa in cima alle nostre rivendicazioni, in quanto costretta a code sempre più lunghe ad esempio per pagare un semplice bollettino postale, senza dire dei ritardi intollerabili con cui si riceve una corrispondenza sempre più a singhiozzo che spesso porta a ricevere bollette scadute da tempo, con tutte le penalizzazioni a loro carico che ne conseguono». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia