Taranto, colpo alla pesca illegale di oloturie: 17 indagati

Diciassette ordinanze di custodia cautelare per stroncare un traffico illegale di oloturie, specie marina protetta, con epicentro a Taranto. I provvedimenti sono stati...

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Diciassette ordinanze di custodia cautelare per stroncare un traffico illegale di oloturie, specie marina protetta, con epicentro a Taranto. I provvedimenti sono stati eseguiti questa mattina dai militari della Guardia Costiera di Taranto al culmine di una lunga attività investigativa. Il blitz ha inquadrato l'attività condotta da una vera e propria organizzazione criminale responsabile di una sistematica attività di pesca illegale e commercializzazione degli esemplari della specie protetta richiestissimi in particolare sul mercato orientale.

Il business 

L'operazione ha preso il via all'alba di questa mattina e rappresenta il punto di arrivo di una indagine innescata da una serie di sequestri e di denunce che avevano evidenziato il traffico di oloturie, conosciute anche come "cetrioli di mare". Sotto accusa i responsabili di un gruppo di tarantini che avrebbe gestito il lucroso affare della pesca di frodo e commercializzazione della specie marina protetta che riveste un ruolo centrale per l’equilibrio dell’ecosistema marino. 

La retata

Al blitz scattata questa mattina hanno preso parte oltre cento militari che hanno eseguito i provvedimenti disposti dal gip del Tribunale di Taranto su richiesta della procura.  In mattinata la Guardia Costiera terrà a Taranto una conferenza stampa per illustrare i particolari della operazione. Già in passato la Capitaneria di Porto a Taranto ha effettuato ingennti sequestri di oloturie. 

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Quotidiano Di Puglia