Domani pomeriggio, alle ore 16, a palazzo di città, il neo sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò incontrerà, insieme ai consiglieri comunali e alle parti...
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Ormai il conto alla rovescia è partito. Il pronto soccorso del “San Marco” di Grottaglie e quello del “Moscati” di Taranto saranno trasformati in punti di primo intervento con il trasferimento di parte del personale al “Santissima Annunziata”. Stessa cosa accadrà per la cardiologia del Moscati e dei servizi di diagnostica dello stesso presidio della zona Nord della città.
I riflettori sono dunque puntati su questo incontro con Rossi, durante il quale il primo cittadino grottagliese illustrerà le tante buone ragioni per mantenere in piedi questi servizi, tenendo contro che il nosocomio della città della ceramica “copre” un bacino di utenza davvero considerevole, corrispondente a circa 100 mila utenti.
A tal proposito, il consigliere Michele Santoro (centrodestra), che è stato sconfitto al ballottaggio, sta con il fiato sul collo del sindaco e, in una nota, ha voluto manifestare il suo pensiero, in merito all’ospedale.
«Gli impegni presi in campagna elettorale vanno mantenuti. Non devono essere solo promesse lanciate per accaparrarsi la simpatia degli elettori ma devono, ora, diventare atti, fatti e azioni. E il primo documento ufficiale che il neo sindaco deve compiere è quello tanto sbandierato nei comizi elettorali: evitare, cioè, la chiusura e il ridimensionamento dell’ospedale. Il primo cittadino», aggiunge Santoro, «nei giorni scorsi è stato in Asl e ha convocato il direttore generale per un incontro con i consiglieri, le parti sociali e la città. Incontri che, a nostro avviso, hanno le fattezze dell’aria fritta. Niente di concreto. Per salvare l’ospedale di Grottaglie occorre quella rappresentatività istituzionale che il neo sindaco non possiede, essendo espressione di un movimento civico collegato a partiti seppelliti dall’estremismo della sinistra più profonda. Scarico di responsabilità, inadeguatezza a risolvere le problematiche e assenza totale di rappresentatività istituzionale sono le remore che abbiamo sempre sollevato verso D’Alò, candidato sindaco. Remore che trovano fondatezza già nei primi giorni del suo governo e, nella fattispecie, di come sta affrontando la questione ospedale», conclude Santoro. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia