L’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Taranto polo onco-ematologico, Martina Franca e Castellaneta confermati come ospedali di primo livello, Manduria resta...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I piani aziendali poi permetteranno all’ospedale “San Marco” della città delle ceramiche di mantenere in piedi tre reparti di Medicina, Ortopedia e Chirurgia almeno sino all’inaugurazione del nuovo grande ospedale San Cataldo della città capoluogo.Deluse tutte le altre aspettative del territorio, prime tra tutti quelle delle popolazioni di Manduria e Grottaglie, di fatto le più penalizzate, che speravano in un miracolo.
Per l’ospedale della città Messapica era stato presentato un emendamento dal consigliere del Pd, Donato Pentassuglia, firmato in seguito dall’esponente di area popolare Luigi Morgante e da Giuseppe Turco, manduriano il primo di Torricella il secondo, in cui si chiedeva di elevare il Giannuzzi ad ospedale di primo livello.
Contro la progressiva chiusura e conseguente riconversione del San Marco di Grottaglie, invece, si era speso il consigliere di Sinistra italiana, Mino Borraccino, artefice di una lotta interna alla maggioranza che non è servita però a convincere il presidente Emiliano intenzionato sempre più a fare a meno di tutti. Molto chiara, in proposito, l’ultima dichiarazione in merito di Emiliano: «il piano non viene cambiato – ha detto il presidente -, potrà tornare in giunta per correzioni di dettaglio, ovviamente questo è sempre possibile negli anni, ma nella sostanza la discussione sul Piano è chiusa». Non tutti ne sono convinti, primo tra tutti il consigliere Borraccino intenzionato ora più che mai a portare avanti la sua battaglia in difesa della sanità pubblica e contro la chiusura dei nove ospedali in Puglia.
L’ex assessore regionale alla Salute, Donato Pentassuglia, oltre ad approvare la linea del governatore, è preoccupato della mancanza di personale medico e apre un nuovo fronte di discussione, quello della scarsità di professionisti per colpa del numero chiuso nelle università. «Con i settanta milioni di trasferimenti – dice Pentassuglia – potremo acquistare apparecchiature all’avanguardia, attrezzare ambulatori e reparti, ma non potremo avere il personale necessario perché le università non ne sfornano a sufficienza». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia