Minacce per i soldi della droga, i nonni perdonano il nipote e lo fanno scarcerare

Il tribunale di Taranto
A marzo scorso avevano denunciato e fatto arrestare il nipote di 23 anni per le continue minacce. Quel ragazzo schiavo della droga, infatti, non aveva esitato a terrorizzare i...

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A marzo scorso avevano denunciato e fatto arrestare il nipote di 23 anni per le continue minacce. Quel ragazzo schiavo della droga, infatti, non aveva esitato a terrorizzare i nonni ottantenni per spillare agli anziani i soldi per acquistare la dose quotidiana.

A distanza di quattro mesi, il cuore dei nonni ha prevalso su tutto. E sono stati proprio i due vecchietti a prendere carta e penna per scrivere al giudice. Dicendo di aver perdonato quel nipote scapestrato e spiegando di averlo denunciato solo perché speravano di tirarlo fuori dal tunnel della dipendenza. Parole d’amore che hanno convinto il magistrato a dare a questo ragazzo, finito dietro le sbarre, un’altra possibilità. Anche perché il giovane ha intrapreso un percorso per disintossicarsi.
Quest’ultima circostanza, insieme alla lettera dei nonni, è risultata decisiva per il verdetto. Il gip, infatti, l’altro giorno ha accolto la richiesta di attenuazione della misura cautelare avanzata dal legale del giovane tarantino, l’avvocato Fabio Fantastico, ed ha disposto per il ragazzo il beneficio degli arresti domiciliari.
Il 23enne era entrato in carcere a marzo scorso, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere spiccata dallo stesso magistrato. Alla base del provvedimento la denuncia dei due nonni, esasperati dalle minacce di quel nipote. Il giovane, infatti, continuamente pretendeva denaro che i due vecchietti non volevano dargli perchè sapevano perfettamente l’uso che ne avrebbe fatto. Dopo tante minacce, quindi, si erano decisi a rivolgersi alle forze dell'ordine nella speranza di dargli una lezione e “salvarlo” dalla droga. Ora il giovane sembra aver dato segni di voler cambiare, con quel percorso di disintossicazione avviato dopo l’arresto. I nonni, dal loro canto, hanno già scommesso su di lui. Con quella lettera con la quale lo hanno perdonato e riabbracciato. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia