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Nove mesi di reclusione, con la sospensione della pena. Questa la condanna inflitta nella serata di ieri dal giudice monocratico Elio Cicinelli ad un ortopedico, finito sotto processo con la contestazione di lesioni personali gravi.
Al centro del processo il dramma di una paziente di Taranto, oggi 49enne, che nel 2017, dopo un calvario ospedaliero, venne sottoposta ad un intervento per l'amputazione della gamba destra.
La donna in aula
La grave malattia della donna, che ieri ha assistito in aula all'udienza conclusiva del processo, venne diagnosticata come «vistosa neoformazione cistica» e questo avrebbe complicato e soprattutto ritardato terribilmente le cure della paziente. Quella diagnosi errata, infatti, non avrebbe consentito di intervenire per tempo e salvare l'arto alla sfortunata paziente, rappresentata in giudizio dagli avvocati Giuseppe Rossodivita e Niccolò Vozza. Da allora, infatti, la tarantina è costretta a vivere senza una gamba. Per la condotta colposa contestata al medico, il pubblico ministero ieri mattina ha concluso la sua requisitoria chiedendo la condanna dell'imputato a un anno e quattro mesi di reclusione. Il giudice Cicinelli, dopo la camera di consiglio, ha decretato per il medico la condanna a nove mesi con la sospensione della pena.
Da rilevare che la vicenda è anche oggetto di un procedimento civile per il riconoscimento del risarcimento del danno.
Quotidiano Di Puglia