Botte e insulti al figlio 13enne. Il minorenne denuncia e conferma le accuse

Botte e insulti al figlio 13enne. Il minorenne denuncia e conferma le accuse
Botte e insulti al figlio 13enne. Il minorenne denuncia e conferma le accuse. Avrebbero insultato un ragazzino di tredici anni chiamandolo “infamone” e...

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Botte e insulti al figlio 13enne. Il minorenne denuncia e conferma le accuse. Avrebbero insultato un ragazzino di tredici anni chiamandolo “infamone” e “pentito”. E in più lo avrebbero anche minacciato e picchiato. 


Con colpi a volte assestati utilizzando come frusta il cavo del caricabatteria del telefono cellulare. Queste le accuse piovute sul capo di una tarantina di 43 anni e del suo convivente, dopo la denuncia presentata dal figlio minorenne della donna.

L'incidente probatorio

Accuse pesanti che il ragazzino, oggi pomeriggio, ha confermato nel corso dell’incidente probatorio che si è svolto, con tutti gli accorgimenti del caso, dinanzi al giudice Fulvia Misserini. A chiedere il decisivo atto istruttorio è stato il pubblico ministero Rosalba Lopalco, alla cui attenzione è arrivata la denuncia per maltrattamenti depositata dall’ex marito della tarantina sulla base dei racconti fatti dal ragazzino. 
Il 13enne avrebbe spiegato al padre di aver vissuto un incubo tra l’estate del 2021 e quella successiva, periodo vissuto con la madre e il suo nuovo compagno, un tarantino di quarant’anni. 
Ai due indagati è contestato il ricorso alla violenza fisica come “metodo educativo”, sulla base di una serie di episodi riferiti dal minorenne al papà. Racconti che sono finiti in una dettagliata denuncia dalla quale è nata l’indagine sul conto della coppia di indagati. 

La deposizione del minorenne 


Come accennato, il pubblico ministero Rosalba Lopalco ha ritenuto di procedere con l’incidente probatorio finalizzato ad acquisire la deposizione del tredicenne, ma anche di un suo cugino, anche lui minorenne, che avrebbe assistito ad uno degli episodi raccontati dalla giovanissima vittima. 
I due minori, quindi, ieri pomeriggio hanno testimoniato in camera di consiglio e, stando a quanto si è appreso, avrebbero confermato le accuse rivolte alla donna e al suo nuovo compagno. 
Il 13enne, quindi, sarebbe stato maltrattato nel periodo di convivenza con la coppia. Sarebbe stato insultato e anche colpito. Tra gli episodi raccontati anche quello delle violenze nflitte con il cavetto per la ricarica. A questo va aggiunto che gli indagati sono anche accusati di aver intimidato il minore prospettandogli il carcere o la casa famiglia nel caso in cui avesse raccontato al padre questi episodi. Un tentativo di intimorire il tredicenne che, però, evidentemente non ha funzionato. 


Il ragazzino, infatti, ha vuotato il sacco con il padre e ha ottenuto di andare a vivere da lui. E ieri pomeriggio ha avuto modo di ribadire le accuse contro i due indagati chiamati a difendersi dalla contestazione di maltrattamenti in famiglia.

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Quotidiano Di Puglia