Taranto, la fila dei pazienti oncologici che attendono la chemio sotto al sole

Taranto, la fila dei pazienti oncologici che attendono la chemio sotto al sole
«Fila della vergogna davanti all'ospedale Moscati di Taranto. Decine di persone, pazienti oncologici, sono costrette a stazionare in piedi e sotto il sole cocente,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Fila della vergogna davanti all'ospedale Moscati di Taranto. Decine di persone, pazienti oncologici, sono costrette a stazionare in piedi e sotto il sole cocente, nell'attesa del proprio turno per essere sottoposti alla terapia, a causa del protocollo anti-Covid». È quanto denuncia il consigliere regionale Francesca Franzoso (Forza Italia), che ha raccolto le segnalazioni e le lamentele di alcuni cittadini. «Un trattamento - aggiunge - indecente, che non è più tollerabile. L'Asl attivi subito ogni procedura utile per rimediare al grave disservizio. È uno scempio indicibile, quello che avviene fuori dall'oncologico di Taranto. La procedura per accedere all'interno della struttura ospedaliera crea enormi disagi all'utenza, alla quale sono giunte numerose segnalazioni». Franzoso sostiene che «un vigilante ha un elenco su cui sono annotati nome, cognome e ora dell'appuntamento. Prima di autorizzare l'ingresso deve riscontrare la presenza dell'assistito nell'elenco e se, per errore, non lo trova deve chiamare in reparto per verificare l'esattezza della prenotazione. Tutto questo genera lungaggini, enorme perdita di tempo che gli ammalati trascorrono, stremati, in piedi e sotto il sole». La direzione sanitaria «dell'ospedale - conclude Franzoso - trovi subito una soluzione per rendere dignitosa ed adeguata l'attesa dei pazienti e dei familiari accompagnatori. Capisco che le nuove procedure di sicurezza anti coronavirus necessitano di controlli prima di accedere nell'ospedale, ma questo non può tradursi in un disagio, anzi in una vessazione nei confronti di persone già estremamente fragili».


  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia