Altre due persone, un 58enne e un 71enne, entrambe con gravi patologie pregresse e non sottoposte a vaccinazione antinfluenzale, si aggiungono alle quattro vittime pugliesi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Raffrontando il numero dei casi di influenza registrati nell’ultima settimana di dicembre 2017 (12 su 1000) con quelli dello stesso periodo del 2016 (8 su 1000), si evince - spiega Germinario - «che mai in Puglia, nemmeno con la pandemia influenzale del 2009, erano stati registrati tanti casi come quelli di quest’ultimo periodo».
«Tuttavia - aggiunge - questo non deve creare allarmismo perché vi sono alcune regioni italiane in cui i casi influenzali sono maggiori di quelli registrati in Puglia». Per quanto riguarda gli ultimi due decessi, forse la causa non è stata l’influenza, che ha comunque provocato un peggioramento della situazione di base essendo i pazienti affetti da altre gravi patologie.
Ma i numeri continuano a preoccupare. Sono già sei i pugliesi che hanno perso la vita. L’anno scorso, complessivamente, morirono 4 persone e i pugliesi contagiati dal virus influenzale furono 183mila. Quest’anno i decessi sono già sei e le persone a letto con febbre alta già la scorsa settimana avevano superato quota 130mila. Prima delle ultime due vittime l’influenza aveva stroncato un 70enne barese con gravi patologie e non vaccinato: l’uomo era ricoverato da alcuni giorni in condizioni critiche nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Bari. Le altre tre vittime pugliesi erano invece decedute tra il 20 dicembre e il 2 gennaio scorso. Si trattava di altri tre uomini di 58, 73 e 86 anni. Oltre alle vittime, anche gli ammalati gravi sono per lo più anziani e sono ricoverati nei reparti di Rianimazione e di pneumologia a Bari e in ospedali della provincia. Si tratta prevalentemente di persone che avevano altre patologie gravi e che non si sono vaccinate nonostante i ripetuti inviti da parte dei medici e della Regione Puglia.
Dunque l’incidenza media registrata in questa prima parte dell’anno e alla fine del 2017 non soltanto è più elevata rispetto a quella degli anni precedenti e il virus appare più aggressivo.
I medici continuano a ripetere che il vaccino è l’unico rimedio efficace, soprattutto per i bambini. Piccoli e ragazzi da 0 a 16 anni sono infatti la fascia d’età più colpita dall’epidemia influenzale: ogni mille persone 20 sono stati contagiati, un dato record se si considera che la media dell’ultima settimana di dicembre è stata del 12 su mille.
Nelle persone che si sono vaccinate infatti l’influenza o non si presenta oppure viene contratta in forma più lieve rispetto a quella che contagia i non vaccinati.
L’obiettivo della campagna di vaccinazione della Regione Puglia, partita ufficialmente lo scorso novembre, è quello di proteggere almeno il 75% della popolazione a rischio ed evitare altri decessi. Secondo i primi calcoli i pugliesi a rischio vaccinati sono attorno al 60%. Sono 860mila le dosi acquistate per arginare il propagarsi dell’influenza, l’anno scorso non è stata superata la soglia del 58% di copertura: degli 852mila ultra65enni solamente 497mila si sottoposero alla vaccinazione. Tutti i più grandi ospedali pugliesi, da Natale in poi, sono in sofferenza per l’eccessivo numero di persone che si sta rivolgendo ai pronto soccorso. Anche a Taranto è stata istituita nei giorni scorsi una task force specializzata per gestire l’afflusso aumentato di pazienti e di richieste al Pronto soccorso del nosocomio cittadino “Santissima Annunziata”. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia