La vertenza su Ilva riparte dal Belgio. Esattamente da Gand. Qui, ArcelorMittal, acquirente del gruppo siderurgico, possiede il suo stabilimento che considera il più simile...
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A Gand, tra l’altro, si sperimentano le nuove tecnologie per la cattura del carbonio che Mittal vuole mettere in pratica anche a Taranto allo scopo di abbattere le emissioni inquinanti. Lo stabilimento, per l’area a caldo, inoltre, presenta tecnologie all’avanguardia anche per l’impatto degli altoforni e punta sulla finitura (cioè sugli impianti a freddo) per realizzare il valore aggiunto di un acciaio di qualità.
Dopo la due giorni, una full immmersion sul modo di lavorare di ArcelorMittal in Belgio, il confronto sull’Ilva tra sindacati e Am Investco tornerà a farsi caldo in Italia. Già fissati i prossimi incontri al Ministero dello Sviluppo Economico, dove all’indomani dalla visita a Gand, si terrà un incontro sullo stabilimento Ilva di Genova-Cornigliano. L’incontro mirato sulla fabbrica ligure, dove ormai è rimasta soltanto l’area a freddo, si svolgerà mercoledì. Di Taranto, e solo su Taranto, si tornerà a parlare al Mise entro fine mese, il 25 e il 26 gennaio prossimi. Salvo che non ci siano ulteriori slittamenti.
La trattativa sindacale è praticamente ancora ferma. Dalla prossima settimana si inizieranno ad affrontare le tematiche relative ai lavoratori e agli investimenti industriali. Le garanzie che ArcelorMittal dovrà mettere sul tavolo della negoziazione, per convincere le organizzazioni sindacali a dare il loro via libera alla cessione di Ilva, dovranno essere occupazionali, industriali e ambientali. Il nodo esuberi, stabilimento per stabilimento, ancora non è stato affrontato se non a grandi linee.
I sindacati chiedono garanzie sugli investimenti, annunciati pari complessivamente a 2,3 miliardi di euro ma soprattutto non accetteranno esuberi.
Quotidiano Di Puglia