La negoziazione può ripartire: sindacati e ArcelorMittal s’incontreranno il 22 dicembre

La negoziazione può ripartire: sindacati e ArcelorMittal s’incontreranno il 22 dicembre
Altri due tavoli convocati, due nuove date ufficializzate per Ilva. La vertenza sindacale riprenderà venerdì 22 dicembre con la riunione per approfondire i piani...

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Altri due tavoli convocati, due nuove date ufficializzate per Ilva. La vertenza sindacale riprenderà venerdì 22 dicembre con la riunione per approfondire i piani industriale e ambientale. Mercoledì 10 gennaio è previsto invece l’avvio dei confronti concernenti le diverse unità produttive. Entrambi i summit saranno alle ore 10 presso il ministero dello Sviluppo economico a Roma.

Sono due le giornate ufficializzate dal Mise e seguiranno l’incontro previsto per il 20 dicembre con gli enti locali. E proprio per questo motivo, è bene fare un po’ di ordine con date e tavoli per non incorrere in sovrapposizioni e confusioni.
Partendo dal più prossimo. Esattamente tra una settimana, infatti, ci sarà il tanto agognato Tavolo per Taranto. È il frutto dell’infinito botta e risposta tra enti locali e Governo, in particolare con il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Il confronto sarà alle ore 11 del 20 dicembre tra Am InvestCo, sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Usb e Ugl), commissari straordinari, Governo ed enti locali. Al tavolo saranno presenti, oltre al ministro Calenda e alla viceministro Bellanova, anche i ministri Lorenzin (Salute), Galletti (Ambiente) e De Vincenti (Mezzogiorno) o eventualmente i loro delegati. Si terrà nella sede del Mise presso la Sala degli Arazzi e tra i convocati ci sono: il presidente della Regione Michele Emiliano, i sindaci dei Comuni di Taranto (Melucci), Statte (Andrioli), Massafra (Quarto), Montemesola (Punzi) e il commissario prefettizio di Crispiano, Mario Volpe. L’invito è stato esteso chiaramente anche al prefetto di Taranto Donato Cafagna, a Invitalia e Confindustria nazionale e locale.
 
L’ordine del giorno presente nella convocazione conferma i punti concordati tra Calenda e Melucci: analisi del piano ambientale del Dpcm e verifica dei possibili miglioramenti; condivisione del cronoprogramma della copertura anticipata dei parchi primari; gestione e valutazione del danno sanitario; gestione dell’attività del fondo sociale di Taranto; provvedimenti per l’indotto; condivisione del piano bonifiche di competenza dell’amministrazione straordinaria; istituzione di un centro di Ricerca e Sviluppo sull’acciaio e tecnologie carbon free. Sull’eventuale ritiro dei ricorsi di Comune e Regione contro il Dpcm del 29 settembre, invece, è ancora in corso un contraddittorio acceso col Governo e occorrerà probabilmente attendere la prossima settimana per capirne gli sviluppi.
Le due nuove date, invece, fanno parte della classica procedura ex articolo 47 sul trasferimento aziendale. La vertenza vede protagonisti i sindacati e stenta a decollare tra uno stop e un rinvio. Adesso, però, ci sono delle certezze.
Si riparte quindi il 22 dicembre per un confronto con Am InvestCo sui piani industriale e ambientale. L’ultima volta era stato il 28 novembre in una riunione che tutto sommato aveva confermato a grandi linee aspetti già emersi ma con qualche specifica in più. Dopo le festività natalizie, invece, si tornerà a Roma per approfondire con le organizzazioni sindacali i dettagli tecnici di ciascun stabilimento, ogni singola area e i vari reparti. Era una richiesta dei sindacati andare a sviscerare le necessità e le difficoltà emerse negli stabilimenti dell’Ilva: l’obiettivo finale è di far emergere che non possono esserci esuberi in un impianto con simili proporzioni.

Attenzione, è opportuno chiarirlo. Nelle convocazioni del 22 dicembre e del 10 gennaio il Mise ha incluso nell’invito il ministero del Lavoro, Am InvestCo, i commissari straordinari di Ilva e tutti i sindacati: Fim, Fiom, Uilm, Ugl metalmeccanici, Usb, Federmanager e i confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Come da procedura, non c’è spazio per altri indirizzi. Se poi quel Tavolo parallelo per Taranto con gli enti locali dovesse avere ripercussioni sull’ex articolo 47, sarà tutto da verificare. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia