Piano ambientale Ilva, s’insedia l’osservatorio

Piano ambientale Ilva, s’insedia l’osservatorio
Si è insediato ufficialmente ieri, presso il ministero dell’Ambiente, l’Osservatorio permanente per il monitoraggio dell’attuazione del piano ambientale...

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Si è insediato ufficialmente ieri, presso il ministero dell’Ambiente, l’Osservatorio permanente per il monitoraggio dell’attuazione del piano ambientale Ilva. 

L’istituzione di questo organismo è prevista dal Dpcm del 29 settembre 2017 che ha approvato la nuova autorizzazione ambientale per il siderurgico. A Roma c’è stata la prima riunione: tra i presenti, il Comune di Taranto con l’assessore al ramo, Rocco De Franchi. Assente, invece, la Regione Puglia seppure titolata a partecipare.
Sono tutti i soggetti coinvolti, infatti, a dover dare un contributo al monitoraggio delle misure ambientali. È il comma 4 dell’articolo numero 5 del Dpcm a fornire le indicazioni: “Ferme restando le competenze dell’Autorità di controllo, è istituito, senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato, presso la competente Direzione generale del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, un Osservatorio permanente per il monitoraggio dell’attuazione del Piano ambientale, anche al fine di fornire appositi elementi per la predisposizione delle relazioni semestrali al Parlamento previste dall’articolo 1, comma 5, del decreto-legge 3 dicembre 2012, numero 207 e dall’articolo 1, comma 13-bis, del decreto-legge 4 giugno 2013, numero 61. Con decreto direttoriale sono definiti il regolamento, la composizione e le funzioni dell’Osservatorio”.
Come si traduce questa postilla? In sostanza, come spiega Palazzo di Città in una nota, l’Osservatorio Ilva conduce il monitoraggio della realizzazione degli interventi previsti nel Piano ambientale, ferme restando le competenze dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale in qualità di Autorità di controllo per le Autorizzazioni integrate ambientali di competenza nazionale. Oltre a queste attività, fornisce appositi elementi al ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare “per la predisposizione delle relazioni semestrali al Parlamento in ordine all’attuazione degli interventi e ai controlli anche sulla base delle relazioni trimestrali del Gestore, contenenti anche lo stato di avanzamento della realizzazione degli interventi previsti nel Piano ambientale di cui al Dpcm del 29 settembre 2017, nonché sulla base dei verbali ispettivi dei controlli trimestrali effettuati da Ispra”.
 
Come detto, alla seduta inaugurale il Comune è stato rappresentato dal vicesindaco De Franchi che ha portato il saluto dell’amministrazione e “ha garantito leale collaborazione alle parti istituzionali, con le quali si sforzerà di dare all’Osservatorio un’impostazione decisionale, pratica, rigorosa sui tema di competenza dell’organismo”. 
Il Comune di Taranto, quale componente dell’Osservatorio, “ha garantito la propria presenza delegando a partecipare ai lavori i propri funzionari tecnici della Direzione Ambiente, Salute e Qualità della Vita”. 

I designati della direzione ambientale del Comune in questione sono gli ingegneri Giancarlo Ciaccia e Fausto Koronica come comunicato ufficialmente dal sindaco in una comunicazione del 21 novembre. Presenza che invece, almeno nella giornata di ieri, non è stata garantita dalla Regione Puglia. Come affermato dal sindaco Melucci su queste pagine, il percorso su Ilva con Emiliano potrebbe avere snodi diversi. Anche questo, probabilmente, è un segnale. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia