OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
“Significativi incrementi delle concentrazioni degli inquinanti gassosi, in particolare biossido di zolfo e benzene” sono stati registrati a Taranto, in riferimento all’ex Ilva, da Arpa Puglia, l' agenzia regionale per la protezione ambientale. Le anomalie sono state segnalate con una lettera all’Ispra, al ministero della Transizione ecologica, oltre che alla Regione, alla Prefettura e a Comune e Asl Taranto.
Arpa nella lettera parla di “criticità rilevate dalle reti di monitoraggio della qualità dell’aria situate in città e nella grande fabbrica dell'acciaio e dai sistemi di monitoraggio in continuo delle emissioni convogliate dello stabilimento.
Le criticità
Le “criticità” ambientali sono state riscontrate nelle giornate del 22 e del 24 marzo scorsi. “In particolare - scrive Arpa - si segnala che è stato registrato un superamento del valore limite medio orario di biossido di zolfo alle 19 del 22 marzo presso la stazione via Machiavelli, nel quartiere Tamburi, con valore pari a 910 microgrammi per metro cubo e, contemporaneamente, un valore massimo orario presso la cabina della rete AdI denominata Meteo Parchi con valore pari a 517 microgrammi per metro cubo”. L'Arpa ha specificato che “tale condizione costituisce un superamento del limite orario, sebbene non determini un superamento del limite giornaliero e nemmeno della soglia di allarme di 500 microgrammi per metro cubo per 3 ore consecutive”.
«A Taranto si muore ancora di inquinamento: notizia di reato nello studio Oms sul danno sanitario»
L'altoforno
Per Arpa Puglia, il valore di biossido di zolfo osservato “è elevato e maggiore rispetto al valore previsto quale soglia di allarme (500 microgrammi per metro cubo) che deve però essere mediato su un periodo di 3 ore.
Quotidiano Di Puglia