Il racconto (ritenuto non credibile dal giudice) della donna accusata di aver investito l'ex: «Non volevo, è stato un incidente»

Il racconto (ritenuto non credibile dal giudice) della donna accusata di aver investito l'ex: «Non volevo, è stato un incidente»
Ha negato di aver tentato di uccidere l’uomo al quale in passato era stata legata sentimentalmente. E ha sostenuto dinanzi al giudice di aver travolto con l’auto...

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Ha negato di aver tentato di uccidere l’uomo al quale in passato era stata legata sentimentalmente. E ha sostenuto dinanzi al giudice di aver travolto con l’auto quell’uomo venerdì scorso in via Mazzini in maniera accidentale. 


Contro di lei, però, ci sono le immagini registrate da una telecamera di sicurezza e le testimonianze di due presenti, che l’hanno sentita inveire contro l’uomo, dopo averlo investito con la sua Ford Focus.
Elementi che il giudice Benedetto Ruberto ha ritenuto insuperabili. Per questo ha convalidato il fermo della donna, si tratta di una tarantina di 46 anni, e ha confermato la misura degli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico per tentato omicidio. Questo, in sintesi, il responso del gip dopo l’udienza di convalida celebrata ieri mattina nel corso della quale la 46enne arrestata per tentato omicidio, ha fornito la sua versione dello sconcertante episodio avvenuto quattro giorni fa in via Mazzini, all’angolo con via Monfalcone.
Come si ricorderà, la donna era in auto con la figlia di otto anni al momento dell’episodio. Stando a quanto riportato nel capo di imputazione, avrebbe volontariamente investito con la sua Ford Focus l’uomo al quale sarebbe stato legata in passato. Dopo averlo travolto con la vettura, si sarebbe allontanata con la bambina, mentre la vittima veniva soccorsa e condotta in ospedale dove gli sono state riscontrate ferite giudicate guaribili in venti giorni. 

L'interrogatorio

Durante il confronto con il giudice, la 46enne, che è stata assistita dall’avvocato Paolo La Gioia, ha ripetutamente escluso di aver volontariamente travolto quell’uomo con la sua macchina. Su quella relazione che avrebbe legato i due in passato, peraltro, lei e la vittima hanno fornito spiegazioni diametralmente opposte. Lui, mentre veniva medicato al pronto soccorso, ha raccontato ai carabinieri di aver scelto di interrompere il rapporto e da quel momento di aver dovuto fare i conti con la gelosia della ex. La donna, invece, ha spiegato durante il suo interrogatorio di essere stata lei a rompere il legame, nonostante l’insistenza dell’uomo Venerdì pomeriggio, venendo al racconto della tarantina, i due erano al telefono mentre lei era al volante. In quel momento avrebbe cercato di accostare l’auto per affrontare l’ex che, a suo dire, l’avrebbe minacciata. In quel momento avrebbe involontariamente pigiato l’acceleratore, manovrando i pedali con difficoltà a causa dei tacchi. E avrebbe investito proprio il suo ex che in quel momento usciva da un bar. Durante la “fuga” sarebbe stata raccolta da una amica che passava da quelle parti per caso e con lei si sarebbe allontanata. Si sarebbe rifugiata a casa di una familiare. In serata, poi, la decisione di consegnarsi ai carabinieri.


Questo racconto è stato ritenuto non credibile prima dal pm Enrico Bruschi e ieri dal gip Benedetto Ruberto.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia