Cadde per una buca, la Cassazione: «Il Comune risarcisca i danni»

Cadde per una buca, la Cassazione: «Il Comune risarcisca i danni»
Il Comune può essere chiamato a risarcire il danno di chi cade a causa di una buca su una strada molto sconnessa. La Cassazione usa la mano dura contro l'ente che non...

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Il Comune può essere chiamato a risarcire il danno di chi cade a causa di una buca su una strada molto sconnessa. La Cassazione usa la mano dura contro l'ente che non compie la manutenzione e non vigila sulla stato delle sue strade. La Terza sezione civile (sentenza n.15761) ha accolto il ricorso di una donna che aveva chiamato in giudizio il Comune di Taranto dopo essere caduta. I giudici di merito avevano rigettato la richiesta di risarcimento, con la motivazione che la strada non presentasse «insidie», «essendo le sconnessioni evidenti», mentre la Suprema Corte ha annullato con rinvio ad un nuovo appello. Posto che può anche «concorrere» il comportamento del danneggiato - scrivono i giudici - «il fatto che una strada risulti molto sconnessa, con altre buche e rappezzi, non costituisce, di per sé, un'esimente per l'ente pubblico». Altrimenti, «per paradosso» si dovrebbe ritenere che «quanto più un ente pubblico mantenga le proprie strade in una situazione di incuria e di dissesto, tanto più lo stesso ente vada esente da responsabilità, dovendosi far carico solo all'utente delle conseguenze del dissesto stradale». «L'ente proprietario di una strada aperta al pubblico transito - sottolinea la Cassazione - si presume responsabile dei sinistri riconducibili alle situazioni di pericolo immanentemente connesse alla struttura ed alla conformazione stessa della strada e delle sue pertinenze, indipendentemente dal fatto che l'una o l'altra dipendano da scelte discrezionali della P.a.».
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Quotidiano Di Puglia