Aggredito e picchiato in villa, giovane finisce in ospedale

Aggredito e picchiato in villa, giovane finisce in ospedale
Al momento è giallo sulle cause che hanno ridotto in fin di vita un giovane di origini albanesi, residente con la famiglia a Carosino, ricoverato in prognosi riservata...

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Al momento è giallo sulle cause che hanno ridotto in fin di vita un giovane di origini albanesi, residente con la famiglia a Carosino, ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto per una emorragia cerebrale di origine traumatica. Secondo i medici del reparto di neurochirurgia che lo hanno in cura, non corre pericolo di vita ma non se la sentono ancora di sciogliere la prognosi. L’albanese è stato ricoverato d’urgenza nella notte tra venerdì e sabato scorsi, trasferito dall’ospedale San Marco di Grottaglie dove aveva ricevuto le prime cure e dove era stato ricoverato in osservazione nel reparto di ortopedia. 

Il ventenne di cui non sono state fornite le generalità, è entrato in uno stato di coma dopo un primo periodo di coscienza vigile durante il quale avrebbe raccontato ai suo genitori di essere stato aggredito mentre passeggiava con altri suoi coetanei nella villa comunale di Carosino. L’episodio sarebbe quindi avvenuto venerdì sera.
Una vicenda dai contorni ancora poco chiari su cui indagano gli agenti di polizia del commissariato della città delle ceramiche che hanno raccolto la denuncia.
 
Dal racconto fatto dalla madre, il figlio le avrebbe detto di essere stato vittima di un violentissimo pestaggio di cui non ha saputo dire le ragioni. Forse per un pugno o per una spinta, il giovane è poi caduto battendo la testa al suolo. 
Non è dato sapere neanche se nel suo racconto il giovane abbia fornito o meno indicazioni utili per l’identificazione dei suoi presunti aggressori. Dopo aver fatto rientro a casa, il ragazzo che stava bene ha cominciato ad accusare perdite di coscienza ed altri disturbi costringendo i familiari a recarsi di corsa al punto di primo intervento del San Marco di Grottaglie.
Lì il personale del 118 - che dopo la soppressione del pronto soccorso assicura i primi interventi d’urgenza -, gli ha diagnosticato un trauma cranico disponendo il ricovero nel reparto di ortopedia dello stesso presidio. Dopo alcune ore, le condizioni del ferito si sono repentinamente aggravate consigliando il medico di turno ad organizzare un trasferimento nello stabilimento ospedaliero centrale. 
Il mezzo di soccorso del 118 ha così fatto una corsa contro il tempo in direzione Santissima Annunziata della città capoluogo dove il ventenne è arrivato in coma.
Dopo l’accettazione al pronto soccorso con un codice rosso, il ventenne ferito è stato sottoposto ad esami radiografici e affidato agli specialisti della neurochirurgia che lo tengono in osservazione e sono indecisi se operarlo o meno. La tac a cui è stato sottoposto all’ingresso in ospedale ha evidenziato una modesta emorragia cerebrale, probabilmente causata dalla caduta, che potrebbe essere assorbita farmacologicamente, altrimenti bisognerà ricorrere al bisturi.
Per dirlo bisogna attendere un nuovo controllo radiografico che sarà eseguito nelle prossime ore. Toccherà poi all’equipe della divisione di neurochirurgia prendere una decisione sul da farsi.

Nulla si sa al momento circa le esatte cause del trauma che è stato comunque molto violento. Gli investigatori della polizia del commissariato di Grottaglie stanno cercando di risalire al punto esatto dove sarebbe avvenuta l’aggressione e naturalmente ai possibili testimoni dell’evento ancora avvolto nel mistero. Molto potranno dire gli altri giovani che erano in suo compagnia quando è stato aggredito e stordito. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia