Brico chiude, iniziano i colloqui. Lavoratori verso il trasferimento

Brico chiude, iniziano i colloqui. Lavoratori verso il trasferimento
Iniziano oggi i colloqui individuali tra il management e i 21 dipendenti di Bricocenter Taranto per valutare eventuali trasferimenti in altre sedi sparse in Italia. Non un atto di...

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Iniziano oggi i colloqui individuali tra il management e i 21 dipendenti di Bricocenter Taranto per valutare eventuali trasferimenti in altre sedi sparse in Italia. Non un atto di resa ma semplicemente una riflessione globale per ciascun lavoratore sul proprio futuro: fermo restando che ormai l’azienda lascerà Taranto, restano flebili speranze per il ricollocamento nella società che subentrerà negli spazi finora occupati dalla multinazionale del bricolage.

Questo il quadro di una settimana che si prospetta ancora molto tesa nella vertenza Bricocenter. C’è infatti una giornata particolare: dopodomani è la festa dell’Immacolata e si paventa un nuovo scontro sindacati-azienda. Il motivo è semplice: è un giorno festivo e i rappresentanti sindacali si sono già messi di traverso annunciando la volontà dei dipendenti di disertare il turno. Dall’altra parte, l’azienda insiste sull’obbligo di presentarsi almeno per gli assunti part-time: su 21 dipendenti, solo 11 hanno un contratto full-time. 
 
In una nota al vetriolo all’azienda firmata dai tre segretari di Filcams, Fisascat e Uitucs - Giovanni D’Arcangelo, Antonio Arcadio e Sergio Notorio - si sottolinea che “nessun datore di lavoro può obbligare un lavoratore dipendente a prestare servizio in una giornata festiva riconosciuta dalla legge e dall’articolo 142 del contratto collettivo nazionale applicato Terziario. Lo dice una recente sentenza della Corte di Cassazione, la numero 16592 del 2015 riprendendo il principio dell’articolo 2 della legge 260/49. Il secondo è che le ore di lavoro prestate nella festività, ammesso che vi sia la volontà del lavoratore a svolgere le ore di prestazione lavorativa, dovranno essere retribuite secondo quanto sancito dall’articolo 143 del suddetto contratto applicato. In ragione delle sopra esposte motivazioni, si invita la società “Bricocenter Italia srl” ad astenersi da qualsiasi genere di iniziativa opposta a quanto stabilito dalla sentenza di Corte di Cassazione citata e in contrasto con il contratto Terziario”.

La situazione si è incancrenita in seguito alle modalità con cui Bricocenter ha comunicato le proprie scelte sullo store jonico. Il peccato originale, secondo la versione dei sindacati, è proprio quello di non aver lasciato alcun spazio di trattativa comunicando la decisione definitiva di lasciare Taranto.
Da parte sua, l’azienda del gruppo Adeo ritiene irrevocabile la conclusione: ormai è disdetto anche il contratto di locazione degli spazi gestiti da Gallerie Commerciali Auchan. Bricocenter è rimasta ferma sulle proprie decisioni. Troppo gravi le perdite ormai stabilizzate da quattro anni per un valore di 2 milioni di euro, solo per il 2016 si stima un segno negativo di 400 mila euro.
Il marchio Bricocenter è parte di un gruppo tra i più importanti al mondo. Adeo si articola in quattro settori di attività diversi e complementari nell’universo casa: multispecialisti, insegne-decorazioni, insegne di prossimità e magazzini tecnici ingrosso e dettaglio. I negozi sono dislocati in qualsiasi parte del pianeta, dal Brasile alla Cina passando per l’Italia, la Francia e la Russia. Conta 93 mila collaboratori in dodici paesi, 810 mila clienti serviti ogni giorno, quindici insegne, 32 imprese autonome, 384 negozi in franchising e 638 negozi integrati.

Le opzioni che oggi saranno proposte a ogni singolo lavoratore sono dislocate sul territorio italiano. Si va da Palermo, Ragusa, Milazzo e Siracusa in Sicilia, a Salerno in Campania, da Lucca e Firenze in Toscana, a Roma o Bologna. E ancora più a nord Parma, Padova o Trieste. È chiaro che ogni lavoratore valuterà in base alla propria situazione personale ma i sindacati spingono ancora per far sì che si possa trovare una soluzione all’interno dell’ipermercato Auchan. Ossia, un ricollocamento con chi - ancora non è stato comunicato - usufruirà di quei 3mila metri quadrati di spazio lasciati da Bricocenter. 

La task force regionale sul Lavoro e sulle crisi aziendali coordinata da Leo Caroli è stata coinvolta nella vertenza da una nota congiunta siglata da Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil. Il calendario di Caroli è assai pieno per le tante difficoltà sparse per la Puglia ma si ipotizza per metà mese una convocazione per valutare le strade da seguire.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia