Insulti e botte agli alunni, arrestata una maestra

Insulti e botte agli alunni, arrestata una maestra
Insultava e prendeva a schiaffi i suoi alunni di prima elementare. Violenze fisiche e psicologiche che sono state filmate dalla Polizia che questa mattina ha arrestato una maestra...

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Insultava e prendeva a schiaffi i suoi alunni di prima elementare. Violenze fisiche e psicologiche che sono state filmate dalla Polizia che questa mattina ha arrestato una maestra tarantina di quasi sessant'anni. La donna è stata bloccata in una scuola pubblica della città in flagranza di reato dagli agenti che stavano osservando in diretta il suo comportamento. Quando l'insegnante ha colpito per l'ennesima volta un bambino è scattato l'arresto. I poliziotti sono piombati in aula ed hanno fermato la donna che è stata posta agli arresti domiciliari.


Le indagini erano partite due mesi fa dopo la segnalazione di alcuni genitori. A innescare i loro sospetti l'atteggiamento dei figli diventati improvvisamente aggressivi. Sospetti che hanno trovato conferma nelle indagini della polizia. In particolare, hanno spiegato gli inquirenti, «l'arrestata sgridava, umiliava e mortificava i bambini, giungendo persino a percuoterli, a volte a mani nude e a volte con libri e quaderni, sulla nuca, sul viso e sulle mani».

Le continue vessazioni, secondo quanto riferisce la polizia, avevano «determinato nei bambini un persistente stato di agitazione, aggressività e paura».
Emblematici al riguardo, sono considerati due episodi avvenuti nei giorni scorsi. Nel primo caso, un bambino pur di non entrare a scuola, «è scappato dalla macchina dei genitori - spiega la polizia - proprio nel momento in cui erano giunti dinanzi all'ingresso dell'istituto scolastico. Nel secondo, invece, un alunno, all'uscita dalla scuola, ha addirittura infranto, con i pugni, il finestrino dell'autovettura della madre».

Inoltre, sono state registrate le frasi pronunciate dalla maestra. «Adesso - ha detto ad un alunno - ti devo legare sotto? Così ti faccio mancare il fiato», oppure «E non ridere che ti devo tirare uno schiaffo che ti faccio girare la testa quaranta volte», o ancora «La prossima volta che ti alzi ti stacco l'orecchio».

La visione e il contestuale ascolto delle registrazioni effettuate, che «hanno confermato - sostengono gli inquirenti - la reiterazione degli atteggiamenti di maltrattamento della maestra, ha reso necessario l'intervento d'urgenza, al fine di preservare l'integrità psico-fisica dei minori e di evitare la sottoposizione ad ulteriori episodi gravemente pregiudizievoli». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia