Sarebbe stata violentata poco dopo aver compiuto dieci anni da un amico di famiglia.  Un vicino di casa, oggi settantenne, che avrebbe approfittato di quel rapporto e del fatto di abitare vicino ai genitori della bambina, per abusare sessualmente di lei. Prima con approcci, molestie e palpeggiamenti e poi con violenze sessuali vere e proprie. 

Abusi che la vittima ha trovato il coraggio di raccontare ai familiari dopo anni di vessazioni e silenzi. E dopo essere riuscita a sconfiggere l’idea di sentirsi colpevole delle violenze subite. E ora, ancora minorenne, sarà chiamata a confermare nel corso di un incidente probatorio le accuse contro quell’uomo. Arriva da una cittadina della provincia di Taranto la storiaccia dai contorni sordidi che ora è all’attenzione del pubblico ministero tarantino Marzia Castiglia. 
Sul tavolo del magistrato, infatti, è giunta la denuncia formulata dalla ragazza e dalla sua mamma contro l’ex amico di famiglia, si tratta di un settantenne originario della provincia di Brindisi. 
La vittima, stando a quanto riportato nel capo di imputazione, per quattro anni, almeno sino al 2019, avrebbe subito le violenze di quell’uomo. 

Incidente probatorio

L’altro giorno il pubblico ministero Castiglia ha deciso di procedere con la richiesta di incidente probatorio. 
Un passaggio con il quale il magistrato inquirente intende blindare il racconto della minore e di conseguenze le contestazioni rivolte all’indagato. Il fondamentale atto istruttorio sarà celebrato dopo l’estate dinanzi al giudice Fulvia Misserini. Il magistrato, oltre a fissare l’appuntamento per raccogliere la deposizione della minore, in modalità protetta, ha anche nominato una psicologa che assisterà la vittima nel corso di una deposizione che si annuncia drammatica.