Siviglia-Roma, arbitro contestato in aeroporto: tra i tifosi anche un consigliere comunale di Taranto

C’era anche il consigliere comunale di Taranto Giampaolo Vietri tra i tifosi della Roma che giovedì, all’interno dell’aeroporto di Budapest, hanno...

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C’era anche il consigliere comunale di Taranto Giampaolo Vietri tra i tifosi della Roma che giovedì, all’interno dell’aeroporto di Budapest, hanno contestato l’arbitro inglese Anthony Taylor per la sua direzione nella finale di Europa League, persa dai giallorossi con il Siviglia. L’arbitro era in attesa di imbarcarsi con la sua famiglia quando è stato riconosciuto e contestato, tra urla e fischi. Una gazzarra che ha suscitato sdegno e una condanna unanime. In quei momenti anche Vietri, come mostrano immagini e video pubblicati su diversi organi di informazione, si è avvicinato all’arbitro che tentava di allontanarsi con la famiglia, sotto la protezione della Polizia ungherese. Contattato da Quotidiano, Vietri, che è consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha spiegato di non aver aggredito l’arbitro e di aver tentato, in quei momenti, di mostrare a Taylor il frame del fallo di mano per il quale la Roma ha reclamato il calcio di rigore, non assegnato dal fischietto britannico. Un episodio che ha suscitato anche le accesissime proteste post gara da parte dell’allenatore romanista Josè Mourinho. Reazioni sulle quali la Uefa ha avviato un procedimento contro il mister portoghese, la società e i tifosi italiani.

 

La spiegazione 

«Non era mia intenzione usare violenza e non ho assolutamente aggredito o insultato l’arbitro. Non mi sono reso conto - ha detto Vietri - che era con la sua famiglia, altrimenti avrei certamente evitato. Ero in attesa del volo per il rientro ed ero tranquillamente nell’area ristoro dove c’erano tifosi della Roma e del Siviglia. All’improvviso è iniziato il vociare che in pochi istanti è aumentato di intensità. Ad un certo punto, tra le proteste di diversi romanisti, ho visto alzarsi un uomo che ha abbandonato il suo posto e si è diretto proprio verso di me. In quei brevi istanti ho compreso che si trattava dell’arbitro Taylor e quando è transitato dinanzi a me ho provato a mostrargli con il mio cellulare il frame del rigore non dato».

«Non ci sono riuscito - ha aggiunto - perché quando mi sono avvicinato ho fatto al massimo due passi al suo fianco e sono stato colpito in modo vigoroso da un uomo della sicurezza. In quel momento sono stato l'unico ad essere colpito. A quel punto l’arbitro si è allontanato per entrare in una saletta riservata e io mi sono seduto tranquillamente allo stesso posto di prima in attesa del check in. A mia insaputa nel giro di poche ore mi sono trovato su siti e organi di informazione che riportavano la foto del mio volto al fianco di una notizia di una aggressione. Alla quale ribadisco non ho assolutamente preso parte come testimonia il video integrale di quanto accaduto in quei pochi momenti». 

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Quotidiano Di Puglia