Fim, Fiom e Uilm proclamano lo sciopero nazionale: troppi nodi irrisolti nella vertenza ex Ilva

Fim, Fiom e Uilm proclamano lo sciopero nazionale: troppi nodi irrisolti nella vertenza ex Ilva
Il tempo è scaduto. Con questa frase i sindacati bocciano gli esiti dell'ultima riunione tenutasi al Mise sulla vertenza ex Ilva proclamando uno sciopero nazionale per...

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Il tempo è scaduto. Con questa frase i sindacati bocciano gli esiti dell'ultima riunione tenutasi al Mise sulla vertenza ex Ilva proclamando uno sciopero nazionale per il 20 luglio.

La protesta delle tute blu

«Il tempo delle “non decisioni” è scaduto. A fronte di un piano industriale, definito dalla multinazionale ArcelorMittal e dal nuovo socio Invitalia mai discusso e condiviso con FIM FIOM UILM, continua ad essere una questione “inaccettabile”. L’assenza di un piano di manutenzioni degli impianti per assicurare la sicurezza dei lavoratori e la messa a norma degli impianti è inaccettabile. L’assenza della presentazione del piano ambientale, sui tempi della sua realizzazione e delle opere di messa a norma degli impianti e la certezza degli investimenti è inaccettabile. Il mancato ripristino di un adeguato livello di relazioni sindacali con le organizzazioni territoriali e le RSU di tutti i siti è inaccettabile. Una gestione inappropriata della cassa integrazione senza la condivisione delle modalità e dei numeri dei lavoratori è inaccettabile. La mancata definizione di un percorso di reintegro in Acciaierie D’Italia dei lavoratori in Amministrazione Straordinaria è inaccettabile».

A fronte di tutto ciò le Segreterie Nazionali Fim-Fiom-Uilm indicono a partire da lunedì 12 luglio p.v. le assemblee unitarie in tutti gli stabilimenti e siti e proclamano una giornata di sciopero da tenersi martedì 20 luglio, con modalità in via di definizione.

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Quotidiano Di Puglia