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Un'altra attività commerciale che chiude, questa volta in viale Liguria: Saving Shop, per decenni punto di riferimento in una delle vie dello shopping di Taranto, ha abbassato le saracinesche e spento le luci ormai da qualche giorno, lasciando al buio l'ennesimo tratto di marciapiedi. Per la clientela storica è stato un duro colpo. Quel negozio per quarant'anni riferimento per la vendita di prodotti di bellezza e cura del corpo, cosmetici, profumi e tanto altro, è stato adesso inghiottito dalla desertificazione commerciale che avanza e colpisce praticamente ovunque.
"Grazie per questi anni insieme" c'è scritto sul cartello che annunciava la chiusura: inaspettata, dolorosa, preoccupante se sommata a quelle che negli ultimi tre anni hanno colpito Taranto.
Sono centinaia i messaggi che restituiscono anche un po' di quel legame con i negozi di vicinato che andrebbe recuperato. Il problema delle chiusure, però, non sarebbe soltanto la crisi economica. «C'è la necessità di avviare un'attività di riordino del sistema commercio a Taranto, perché bisogna ritrovare un equilibrio tra i canoni di locazione, le aree di parcheggio, gli interessi comunali. Anche noi portatori di interesse di questa categoria dobbiamo fare la nostra parte: mi viene da pensare alla consegna a domicilio, che potrebbe favorire il commercio; le piattaforme locali online, caratterizzate dalla tarentinità, possono essere un'altra occasione di rilancio del commercio», ha evidenziato Vito Lobasso, già presidente di Confesercenti Taranto. Lobasso crede nel lavoro che il nuovo management della Camera di Commercio Brindisi Taranto può fare per fermare l'emorragia di chiusure. «C'è bisogno di sinergia tra le associazioni datoriali e le associazioni dei locatari; occorre procedere rivitalizzando i tratti delle vie dello shopping adesso buie, con nuove aperture capaci di differenziare l'offerta e attrarre maggiore clientela. I canoni esorbitanti sono un errore. Tanti locali che stanno chiudendo si trasformano in rimesse private per auto e questo non va bene, perché non ci sono parcheggi: tutto questo, d'accordo con l'amministrazione comunale, non deve essere più consentito».
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