AVETRANA - Questa volta Michele Misseri, rinchiuso dal 21 febbraio 2017 nel carcere di Lecce per scontare la pena definitiva a 8 anni di reclusione per l’occultamento del...
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Una lettera di una pagina, pubblicata da La Gazzetta del Mezzogiorno, nella quale il contadino si addossa ancora una volta la responsabilità del delitto al quale secondo i giudici non ha nemmeno assistito, invitando Concetta ad andare nel carcere di Taranto a fare visita a Cosima e Sabrina che malgrado la triplice condanna all’ergastolo non perdono occasione per professare la loro innocenza.
«Cara Concetta, perdonami, perdonami, perdonami, perdonami, perdonami per quello che io ho fatto a Sarah» scrive Michele. «Sono stato io. Tua sorella Cosima e Sabrina sono innocenti! Lo capiresti subito se le vai a trovare! Non dare retta agli avvocati bugiardi!».
Misseri non esita a tirare in ballo la religione di Concetta: «Tieni presente - scrive infatti il contadino - che Geova non ama la menzogna. Non l’ama affatto. È colpa grave anche credere alla menzogna. È colpa grave anche non cercare la verità, cioè omettere di cercarla. Cara Concetta, cerca di capire dove sta la verità. Se vai a trovare Cosima lo capirai subito. Cosima e Sabrina sono innocenti. Cara Concetta, verità, verità, dove sei? Verità, verità, tu sei leggera e....vieni sempre a galla. Sabrina e Cosima sono innocenti e tutti lo sanno. Il Re è nudo, mi devi credere Concetta».
La lettera è arrivata a casa Scazzi nei giorni scorsi e sarebbe stata accolta con sconcerto da Concetta, che più volte ha invocato da parte della sorella e della nipote la verità su ciò che accadde quel maledetto 26 agosto del 2010, il giorno in cui Sarah scomparve e venne poi trovata morta. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia