La svolta è giunta al termine di una giornata convulsa. Chiusa con il fermo del presunto assassino di Ciro Piccione, il trentenne imprenditore agricolo di San...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Quel giorno i due si sarebbero dati appuntamento per un chiarimento. Ma le parole hanno lasciato ben presto il campo ai colpi di pistola.
Due proiettili che hanno ucciso il povero Ciro Piccione, chiudendo nel sangue un dissapore di natura personale. Perchè il giovane finito in carcere ieri avrebbe chiesto conto alla vittima dei suoi rapporti con la mamma della sua fidanzata. Un’amicizia che non riusciva a tollerare anche per i commenti che suscitava in paese. Di qui il faccia a faccia nel deposito degli attrezzi di via Brunelleschi, culminato nell’omicidio.
Il provvedimento di fermo è stato firmato dal sostituto procuratore Maurizio Carbone che gli ha contestato l’accusa di omicidio volontario. Edè arrivato a conclusione di una attività investigativa che ha imboccato la pista giusta già nelle ore immediatamente successive all’omicidio. A fare da apripista gli elementi raccolti scavando nella vita della vittima e dell’indiziato. Con riscontri che sono arrivati dalle testimonianze raccolte ed anche dall’esame dei tabulati telefonici.
Il puzzle è stato ricomposto con grande pazienza dagli inquirenti guidati dal colonnello Giovanni Tamborrino.
Quotidiano Di Puglia