L'aria di Taranto è inquinata quanto quella di Roma, sia dal punto di vista della quantità di polveri sottili che della loro composizione e dell'effetto...
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Nello studio di biomonitoraggio e tossicità degli inquinanti presenti nel territorio di Taranto si rileva che «è comunque opportuno sottolineare che i risultati ottenuti nel corso di questa indagine, e le relative implicazioni sui livelli di contaminazione atmosferica nei siti studiati, sono specificamente riferibili ai periodi in cui sono stati effettuati i campionamenti, e possono non essere rappresentativi per periodi precedenti, in cui varie attività antropiche possono avere avuto un impatto diverso. Considerando i limiti intriseci dello studio in vitro, la bassa numerositaà campionaria analizzata ed il limite temporale dei rilevamenti ambientali, i risultati dello studio - viene sottolineato - non possono ritenersi conclusivi e sono solo rappresentativi dei periodi in cui sono stati effettuati i campionamenti».
Con riferimento all'impatto degli inquinanti ambientali sulla salute riproduttiva femminile, le concentrazioni di Pcdd, Pcdf (diossine) e Pcb nel siero «sono in linea con i valori osservati in un recente studio su gruppi di donne della popolazione generale italiana con caratteristiche confrontabili a quelle del presente studio".
Per quanto riguarda l'esposizione a metalli con proprieta' neurotossiche in fluidi e tessuti di soggetti in eta' evolutiva (6-11 anni), lo studio dell'Iss di biomonitoraggio e tossicita' degli inquinanti presenti a Taranto "ha permesso di rilevare una situazione di potenziale presenza di disturbi clinici e preclinici del neurosviluppo nell'area di Taranto, non riconosciuti e non adeguatamente sottoposti ad interventi preventivi, terapeutici e riabilitativi". "Il 15% di potenziali diagnosi cliniche osservato nel campione esaminato, basato per definizione su soggetti supposti sani, indica l'opportunita' di ulteriori approfondimenti diagnostici ed epidemiologici. Si tratta comunque - conclude lo studio - di un risultato in linea con i dati epidemiologici mondiali sulle patologie del neurosviluppo comprendenti autismo, Ahhd, disturbi dell'apprendimento e del comportamento, che interessano il 10-15% delle nascite. I disturbi osservati sono maggiormente evidenti nelle aree in prossimita' delle emissioni industriali considerate ed in funzione inversa rispetto alla distanza dalle sorgenti, calcolata in riferimento ai camini di emissione dell'ILVA, nelle cui adiacenze insistono anche una raffineria ed un cementificio".
I rischi per il neurosviluppo infantile
"In collaborazione con la Asl di Taranto si è dimostrato che i metalli pesanti inducono un ritardo dello sviluppo mentale dei bambini di Taranto e questo è un fatto gravissimo. E' una notizia di una gravità senza precedenti. Ovviamente lo studio registra, anche in corrispondenza con quanto accertato dai magistrati e dalla Regione Puglia in collaborazione con la Regione Lazio, che quando la fabbrica abbassa i livelli di produzione, come e' stato nel 2015 e nel 2016, i dati sull'inquinamento sono ovviamente inesistenti o molto bassi". Lo afferma il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha partecipato al convegno dell'Istituto Superiore di Sanità a Roma su "Studi di biomonitoraggio e tossicita' degli inquinanti presenti nel territorio di Taranto". "Si tratta dunque di uno studio molto importante e molto interessante - spiega Emiliano - che conferma tutta la nostra preoccupazione su quello che sta succedendo in citta'. Ribadiamo la nostra richiesta che la sanita' tarantina venga particolarmente sostenuta con un intervento speciale di natura economica, ma anche normativa, che ci consenta di fronteggiare con maggiori disponibilita' di forze una mitragliatrice che spara sulla folla. Ecco, questo è stata l'Ilva in questi anni". "Siamo particolarmente indignati da quanto è accaduto - ha continuato Emiliano - perche' i 50 milioni destinati al rafforzamento della sanità tarantina si sarebbero potuti ripristinare nel corso dell'esame al Senato, cosi' come affermato da Renzi e De Vincenti, se non fosse stata messa la fiducia poche ore fa e quindi quell'emendamento che avevano promesso non è più possibile". Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia