Sale a 18 il numero degli indagati nell'inchiesta sugli «orfanelli» di Manduria. Quasi tutti minorenni, solo due appena maggiorenni, devono rispondere di aver...
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I reati contestati sono quelli di cui devono rispondere gli altri componenti del branco.
Il coinvolgimento di questi altri quattro è il risultato dell'attività investigativa affidata alla Polizia.
Sono stati loro i primi ad avviare gli accertamenti dopo la denuncia presentata da otto vicini del pensionato i quali segnalavano la presenza notturna di gruppi ragazzi che periodicamente molestavano il sessantaseienne che viveva solo. Pare, inoltre, che a fare i loro nomi come partecipanti dei raid violenti, siano stati altri indagati. Nel corso degli interrogatori, infatti, avrebbero allargato lo spettro delle identificazioni dei video che riprendevano le aggressioni in casa di Stano ed anche all'esterno. Registrazioni video che finivano poi nelle chat e passate su altri telefonini, anche di ragazze le quali potrebbero anche loro essere coinvolte nell'inchiesta. Al vaglio degli inquirenti ci sono altri apparati telefonici da scandagliare. Di questo si stanno occupando i periti della procura con il compito di estrarre i file eventualmente cancellati che potrebbero rappresentare ulteriori elementi di responsabilità a carico dei sospettati. A questo punto è ipotizzabile pensare ad un effetto domino di ragazzi che potrebbero accusarsi a vicenda allargando così il preoccupante fenomeno del bullismo. Intanto il Tribunale del Riesame sta prendendo tempo per decidere la richiesta di revisione delle misure detentive degli unici due maggiorenni finiti in carcere, Gregorio Lamusta di 19 anni e Antonio Spadavecchia di 23. Molto probabilmente i giudici si esprimeranno lunedì mattina quando prenderà il via la camera di consiglio per i sei minorenni rinchiusi nel carcere minorile di Bari.
N.Din.
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Quotidiano Di Puglia