Due chili e mezzo di eroina, ma anche armi, mezzi rubati ed alcuni reperti archeologici dal valore inestimabile. E' quanto gli agenti di polizia della squadra mobile di Lecce...
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A suscitare maggiore interesse, però, sono stati alcuni "pezzi da museo" (nel vero senso della parola) che l'Orfeo nascondeva nel box preso in affitto in via Pepe. Si tratta tre “lucerne” di epoca romana, un “aryballos” corinzio, cinque “lucerne miniaturistiche”, tre frammenti di grossi contenitori ad impasto, una placchetta a rilievo raffigurante una maschera tribale e una coppetta a due anse di epoca romana. Analizzati dagli esperti del Museo Sigismondo, i reperti sono stati riconosciuti come autentici.
Si indaga ora per scoprire da dove siano stati rubati, sebbene il 32enne ha riferito agli investigatori di averli trovati nella spazzatura, insieme alle armi. Nei guai è finita anche la compagna del tarantino, una 32enne leccese, denunciata a piede libero. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia