Reddito di cittadinanza, segnalate 47 persone: avrebbero incassato 330mila euro dichiarando il falso

Durante i controlli i finanzieri hanno accertato in capo ai percettori l’insussistenza del requisito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza, segnalate 47 persone: avrebbero incassato 330mila euro dichiarando il falso
Avrebber percepito il reddito di cittadinanza per una somma totale di ben 330mila euro. A finire nei guai 47 persone a Taranto. Nelle ultime settimane, le Fiamme Gialle del...

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Avrebber percepito il reddito di cittadinanza per una somma totale di ben 330mila euro. A finire nei guai 47 persone a Taranto. Nelle ultime settimane, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Taranto hanno eseguito controlli finalizzati a verificare la regolare percezione del “reddito di cittadinanza”.

Gli accertamenti svolti dai finanzieri jonici hanno interessato “target” selezionati all’esito di specifiche analisi di rischio, oppure emergenti da mirate attività info-investigative svolte con l’ausilio del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma e di concerto con l’Inps.

Le indagini

All’esito delle indagini, implementate anche attraverso la valorizzazione degli elementi emersi dalla consultazione delle banche dati in uso al Corpo, i finanzieri hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Taranto 47 soggetti, risultati aver percepito illecitamente emolumenti per oltre 330 mila euro.

Tali beneficiari, infatti, avrebbero attestato falsamente nelle apposite istanze il possesso dei requisiti previsti dalla normativa di settore, ovvero omesso di dichiarare informazioni dovute. Durante i controlli i finanzieri hanno accertato in capo ai percettori l’insussistenza del requisito di cittadinanza e la comunicazione di false informazioni relative alla composizione dei nuclei familiari conviventi.

Contestualmente, è stata avanzata alla Procura delle Repubblica di Taranto una richiesta di sequestro di beni per un importo di oltre 330 mila euro, pari alle provvidenze indebitamente percepite. La competente Autorità Giudiziaria ha prontamente intrapreso specifici approfondimenti finalizzati a verificare la fondatezza delle ipotizzate responsabilità penali, nonché la sussistenza dei presupposti per la sottoposizione a sequestro delle somme indebitamente riscosse.

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Quotidiano Di Puglia