Salgono a 43 i positivi nel carcere di Taranto

Salgono a 43 i positivi nel carcere di Taranto
«Sale da 33 a 43 il numero dei positivi al Covid nel carcere di Taranto, e ciò deve spronare ognuno a fare la propria parte affinché una situazione finora...

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«Sale da 33 a 43 il numero dei positivi al Covid nel carcere di Taranto, e ciò deve spronare ognuno a fare la propria parte affinché una situazione finora sotto controllo, con molta fatica, non diventi emergenza». Lo rende noto Federico Pilagatti, segretario nazionale del Sappe. «Parliamo dell'urgenza di somministrare la terza dose del vaccino a detenuti e poliziotti penitenziari della Regione , poiché il periodo di copertura sarebbe ampiamente scaduto è ciò potrebbe produrre focolai anche in altri penitenziari della Puglia».

L'appello

«Proprio per questo invitiamo il presidente Emiliano a dare immediate disposizioni alle Asl competenti perché inizino al più presto l'inoculazione dei vaccini alle persone interessate. Quando il Sappe chiedeva che ognuno facesse la propria parte - continua il sindacalista - si riferiva alle autorità di governo che hanno aperto una falla pericolosa nel sistema di contrasto al covid nelle nostre carceri e all'amministrazione penitenziaria che continua a negare le unità di polizia penitenziarie per garantire un minimo di sicurezza dei penitenziari pugliesi. Mentre i poliziotti già vaccinati devono presentare ogni giorno il green pass per poter entrare nel carcere a lavorare, una miriade di persone entra tranquillamente nei penitenziari senza alcun controllo a contatto con detenuti e personale».

«È possibile che i vertici del Dap, che dovrebbero avere a cuore la sicurezza sanitaria dei penitenziari, non hanno fatto e non fanno una piega per costringere il Ministro della Giustizia ad emettere dei provvedimenti più restrittivi? - chiede Pilagatti - Che il Dipartimento dovesse essere commissariato da tempo lo dicono le statistiche relative alle evasioni, alle rivolte, agli eventi critici e quant'altro, situazione che doveva far scattare un piano di emergenza nazionale delle carceri, per ripristinare la sicurezza e la legalità; invece nulla. Proprio quel nulla che è avvenuto dopo l'evasione di 72 detenuti da Foggia, 2 da Trani, le rivolte dello scorso anno a Taranto, Bari».

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Quotidiano Di Puglia